I Viaggi d’Illuminazione

Partiamo con Selene Calloni Williams per “I Viaggi d’illuminazione”, che ci portano a visitare alcuni luoghi sacri capaci di nutrire l’anima, arricchendola di bellezza, equilibrio ed armonia.

 

 

Ho incominciato a viaggiare quando avevo solo diciannove anni, sono stata in Sri Lanka dove ho approfondito le mie conoscenze in materia di yoga, sciamanismo e buddhismo theravada. Dopo sono seguiti i numerosi viaggi in Giappone, Myanmar, Yemen, Siberia, Mongolia, Bhutan, Tibet, Ladakh e Kashmir, India e Nepal, America e Sud America, sempre alla ricerca delle tradizioni spirituali dei popoli, allo scopo di vivere in presa diretta le esperienze rituali e cerimoniali, perché la spiritualità è empirica, non teorica, va praticata prima ancora che studiata.

 

 

Fare esperienza di pratiche spirituali di altre culture, anche molto diverse dalla nostra, ci aiuta ad aprire i confini della mostra mente e a comprendere meglio noi stessi, liberandoci da quel condizionamento che una cultura, inevitabilmente finisce per esercitare su di noi quando essa è il solo punto di riferimento che abbiamo. Viaggiare, sperimentare, partecipare a vite ed esperienze diverse ci aiuta molto a procedere verso la libertà e la consapevolezza di noi stessi. Così venticinque anni fa ho fondato Voyagesillumination, una associazione culturale che organizza viaggi per piccoli gruppi nei luoghi più mistici del pianeta, non solo per visitare luoghi bellissimi, ma anche per sperimentare le tradizioni, i rituali, le pratiche spirituali e di guarigione dei popoli.

 

 

I miei viaggi sono frutto di intense ricerche. Io non organizzo mai un viaggio di gruppo in un luogo senza esserci stata a vivere per un certo periodo durante il quale ho ricercato e conosciuto personaggi spirituali, maestri illuminati che possono accogliere il mio gruppo e fare con i partecipanti cerimonie, rituali o anche consultazioni individuali in grado di aiutarli nella loro vita di tutti i giorni, alla quale torneranno dopo il viaggio. Un Voyagesillumination cambia qualcosa per sempre nel partecipante e arricchisce sempre la sua prospettiva al punto da poterlo portare a vedere soluzioni prima impensabili.

 

 

Sono molti, ma se devo proprio scegliere, allora ne scelgo due: il Giappone e la Mongolia. In Giappone le pratiche di meditazione e iniziazione con gli sciamani yamabushi sono esperienze di grande intensità emotiva e spirituale che ti consentono una accelerazione evolutiva di straordinaria portata. Mi riferisco, per esempio a tutte le pratiche dlelo Shinrin Yoku, l’immersione nei boschi, rituali di reciproco potenziamento uomo-natura, per non parlare delle esperienze legate alla ricerca del proprio Ikigai, la propria missione di vita e quelle concernenti l’arte del Wabi Sabi che permette di trasformare fragilità, mancanze, insicurezze in potenti forze alleate. Su tutti questi argomenti io ho scritto e pubblicato dei libri con l’aiuto del grande maestro Noburo Okuda Do, sciamano yamabushi di tradizione shugendo. La Mongolia è assolutamente imperdibile non solo per via dei paesaggi naturali mozzafiato ma per le cerimonie che gli sciamani mongoli ereditari praticano nelle yurte e nelle steppe insieme a noi. È stato difficile per me venire a contatto con sciamani di autentico lignaggio ed essere accolta, ma oggi ho una rete di conoscenze che spazia in quasi tutte le principali regioni della Mongolia; perciò, sia d’inverno che d’estate posso condurre i miei gruppi alla scoperta delle tradizioni sciamaniche più ancestrali e autentiche che ogni vero ricercatore spirituale non può che apprezzare come reali tesori.

 

 

Dopo così tanti anni trascorsi a viaggiare non ho un luogo ancora nel cassetto, ma ho molti luoghi dove vorrei ritornare, personaggi meravigliosi ai quali mi sento unita da un profondo comune sentire spirituale che vorrei rivedere. Così ogni giorno ringrazio per essere ancora viva e per poter ancora viaggiare.

 

 

Non è necessaria nessuna particolare preparazione, nemmeno per i viaggi più impegnativi, per esempio quelli che richiedono diverse giornate di cavallo: si impara a cavalcare sul posto e con l’aiuto della meditazione tutto diviene possibile. Però io preferisco conoscere prima le persone che parteciperanno, dunque faccio con i candidati un colloquio che non ha tanto lo scopo di selezionare, quanto quello di spiegare e capire se il viaggio è veramente adatto al futuro viaggiatore. Le persone devono avere ben chiaro che non “si va in vacanza” ma ci si approccia a una autentica realtà spirituale che ci apre le porte di un altro mondo nel quale bisogna entrare con mente aperta, senza pregiudizi e con totale rispetto. Faccio anche in modo che il gruppetto di persone in partenza sia bene assortito e bene affiatato, perché in viaggio bisogna sostenersi e aiutarsi vicendevolmente.

 

 

Abbiamo il Pacific Retreat in California a cavallo tra dicembre e gennaio, poi a gennaio l’imperdibile viaggio-seminario in Giappone con gli sciamani yamabushi e i monaci shugendo, a febbraio la Mongolia con gli sciamani ereditari che almeno una volta nella vita bisogna assolutamente conoscere. Proponiamo un itinerario invernale per scoprire una Mongolia estrema, autentica, ben aldilà delle vie comunemente battute. Il viaggio ci porterà sulle mistiche sponde del lago Khovsgol, nella Mongolia nordorientale. È proprio sulle sponde di questo enorme lago, completamente ghiacciato al punto da poterlo attraversare in macchina durante l’inverno, che si tiene ogni anno uno dei più grandi festival di scultura nel ghiaccio al mondo. L’inverno freddo ma secco della steppa è anche il periodo dell’anno in cui i nomadi praticano l’antica tradizione della caccia con l’aquila. Con temperature fino a 40 gradi sottozero, alloggeremo nelle tradizionali gher mongole, tende isolate da spessi strati di feltro tradizionalmente utilizzate dai nomadi mongoli.

 

 

In questa cornice assolutamente unica il nostro gruppo avrà l’opportunità di conoscere le tradizioni spirituali dei mongoli Darkhad. Questa popolazione, che abita una delle regioni più remote della Mongolia, è conosciuta in tutto il Paese per la sua devozione ad una forma di sciamanismo estremamente pura ed uno stile di vita ancora radicato negli eterni cicli della natura e nell’animismo. Il nostro gruppo avrà l’occasione unica di svolgere degli incontri, consultazioni personali e cerimonie con uno sciamano Darkhad, come anche degli sciamani di altre etnie mongole. Insomma una magia che ha richiesto, per essere organizzata, anni di lavoro, frequentazioni e, naturalmente, viaggi.

 

 

Per quanto riguarda i romanzi consiglio “Il profumo della luna” e “Discorso alla luna”, sono entrambe ambientati nelle steppe di Siberia e Mongolia e sono “favole di potere”. Con questo termine gli sciamani indicano racconti che contengono delle chiavi iniziatiche capaci di attivare in chi li ascolta o li leggi poteri e facoltà latenti: insomma due vere e proprie iniziazioni sciamaniche.

 

 

Riguardo ai saggi, invece, il mio consiglio si orienta su diversi “mondi”: