19 April 2022
Alla ricerca di soggiorni più sostenibili
Booking.com rivela le tendenze per i viaggi sostenibili nel 2022: cresce il desiderio di fare scelte più consapevoli e rispettose durante l'intera esperienza di viaggio
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La più ampia ricerca condotta fino a ora da Booking.com sui viaggi sostenibili evidenzia il crescente desiderio di fare scelte più consapevoli e rispettose durante l'intera esperienza di viaggio. La sua nuova ricerca sottolinea come l’impatto dei viaggi sia una priorità per il 71% dei viaggiatori a livello mondiale e per il 76% degli italiani, che dichiarano di voler viaggiare in modo più sostenibile nei prossimi 12 mesi, con un aumento del valore quasi del 20 % rispetto al report del 2021. Quest’anno i dati si basano su spunti raccolti da oltre 30.000 partecipanti alla ricerca in 32 Paesi e territori.
2022 Sustainable Travel Report. Copyright Booking.com
L’81% dei viaggiatori mondiali, percentuale che sale al 93% se si considerano solo gli italiani, ritiene che i viaggi sostenibili siano molto importanti. Circa la metà dei partecipanti dice di essere stato influenzato dalle recenti notizie sui cambiamenti climatici nel voler viaggiare in modo più sostenibile. A tal proposito, oltre un terzo (35%) dei viaggiatori globali e quasi la metà degli italiani (43%), ritiene che l’impegno per la sostenibilità da parte delle strutture ricettive e dei fornitori di trasporti giochi un ruolo importante quando si tratta di scegliere tra questi servizi. Infatti, l’83% degli italiani sceglierebbe con molta probabilità un alloggio sostenibile, anche se non lo stesse cercando appositamente.
2022 Sustainable Travel Report. Copyright Booking.com
Soggiorni più sostenibili
Continua a cresce la consapevolezza dell’esistenza dei soggiorni sostenibili e la loro visibilità è in aumento. Il 40% dei viaggiatori globali conferma di aver visto almeno un alloggio sostenibile su un sito di viaggi online durante lo scorso anno, mentre il 38% dice di cercare proattivamente le informazioni sugli impegni per la sostenibilità attuati dalle strutture prima di prenotare. Ancora più incoraggiante è il 46% dei viaggiatori globali che ha effettivamente soggiornato in un alloggio sostenibile lo scorso anno.
I motivi di tale scelta possono variare:
- il 41% lo ha fatto per ridurre il proprio impatto ambientale
- un terzo (33%) lo ha fatto per vivere un’esperienza locale più autentica
- il 31% pensa che le strutture sostenibili abbiano una maggiore cura della comunità locale.
Nayara Tented Camp (La Fortuna, Arenal Volcano, Costa Rica). Copyright Booking.com
Il 78% dei viaggiatori globali e l’85% degli italiani desidera soggiornare in una struttura sostenibile almeno una volta nel prossimo anno, ma c’è ancora molto da fare per rendere questo tipo di alloggi più facili da trovare per tutti. Tra coloro che hanno dichiarato di non aver soggiornato in un alloggio sostenibile durante il 2021, il 31% non era proprio a conoscenza della loro esistenza. Nonostante questo valore sia in calo del 5% rispetto allo scorso anno, quasi una persona su tre (29%) non sa ancora come trovare strutture sostenibili dove poter soggiornare. A riprova di quanto sia importante rendere questo tipo di informazioni trasparenti e di facile comprensione per tutti i viaggiatori, più della metà (il 56% a livello globale e il 64% a livello locale) ha dichiarato di non cercare attivamente dettagli sulla sostenibilità delle strutture, ma che, se questi fossero facilmente accessibili, li prenderebbero in considerazione prima di prenotare.
2022 Sustainable Travel Report. Copyright Booking.com
Mete per soggiorni sostenibili e periodi alternativi in cui viaggiare
I viaggiatori concordano sul voler evitare le mete più popolari e visitate: negli ultimi 12 mesi un terzo (33%) dice di aver scelto di viaggiare in bassa stagione, mentre più di un quarto (27%) ha scelto mete meno note per evitare il turismo di massa.
A tal proposito, pensando ai viaggi futuri, il 40% degli intervistati ha dichiarato che viaggerebbe esclusivamente in bassa stagione per evitare periodi troppo affollati e il 64% eviterebbe le mete e le attrazioni più popolari, così da garantire una redistribuzione più equa dell’impatto positivo del proprio viaggio. Circa un terzo (31%) sceglierebbe addirittura una meta alternativa rispetto alla sua preferita, per scongiurare il turismo di massa.
Tuttavia, il 42% ha difficoltà nel trovare destinazioni che siano allo stesso tempo interessanti e poco affollate e il 34% ritiene impossibile trovare opzioni di viaggio sostenibili tra le mete più popolari. Questi dati rappresentano un’opportunità di collaborazione tra le piattaforme di viaggio e le strutture ricettive. È necessario che queste ultime vengano aiutate nel loro percorso verso la sostenibilità e che sia data più visibilità agli alloggi sostenibili disponibili, così da aiutare i viaggiatori a scoprire luoghi e periodi alternativi per le vacanze, senza dover sacrificare la loro esperienza.
2022 Sustainable Travel Report. Copyright Booking.com
Viaggi sostenibili: cultura e comunità locali
Una filosofia rigenerativa sta influenzando il processo decisionale dei viaggiatori: più della metà (59% a livello globale e il 74% degli italiani) intende lasciare i posti visitati in una condizione migliore di quella in cui li hanno trovati; i due terzi (66% a livello globale e il 74% degli italiani) vogliono vivere esperienze rappresentative della cultura locale. Infatti, più di un quarto dei viaggiatori intervistati (27%) dice di aver approfondito la cultura, i valori e le tradizioni locali della meta scelta prima di averla visitata, mentre una persona su quattro (25%) sarebbe disposta a pagare di più per le attività da fare in viaggio per contribuire alle comunità locali. Nonostante ciò, il 34% ha dichiarato di non sapere come o dove trovare attività e tour che garantiscano un impatto positivo a livello locale.
2022 Sustainable Travel Report. Copyright Booking.com
I trasporti per viaggi sostenibili
A livello globale, i viaggiatori sono attenti alla distanza percorsa, a come raggiungono la meta scelta e a come si muovono una volta a destinazione. Circa un quarto (23%) sceglie infatti di visitare una meta più vicina a casa per ridurre la propria impronta di carbonio e oltre una persona su cinque (22%) fa ricerche sui mezzi pubblici e/o noleggia una bici una volta arrivato a destinazione. Inoltre, una persona su cinque (20%) sceglie il treno rispetto all’auto per percorrere distanze più lunghe e poco meno di un terzo (30%) dice di vergognarsi a prendere l’aereo per il relativo impatto ambientale. Per quanto riguarda la prenotazione dei trasporti, il 40% cerca attivamente informazioni sulla loro sostenibilità. Anche se il 54% ammette di non cercare proattivamente opzioni di trasporto più sostenibili, tale aspetto ha comunque un impatto sui trend di prenotazione e sulla soddisfazione dei clienti. Per esempio, anche se il 31% dice che l’impegno per la sostenibilità non ha un ruolo importante nello scegliere i trasporti, ammette anche che tale aspetto può influenzare la propria decisione finale. Infine, per il 23% degli intervistati, che ritiene la sostenibilità non abbia alcun ruolo nella scelta dei trasporti, sapere che le opzioni di trasporto prenotate seguono delle pratiche sostenibili ha comunque un impatto positivo: questo introduce molte opportunità di scelta di opzioni sostenibili per tutti i segmenti del viaggio.
Pacific Edge Eco Lodge (Dominical, Costa Rica). Copyright Booking.com
Continuare a rendere i viaggi più sostenibili per tutti
Con oltre 10.000 strutture a livello mondiale che hanno ricevuto sulla piattaforma il Badge per i Viaggi Sostenibili per il loro impegno, Booking.com ha anche ampliato il numero di certificazioni e riconoscimenti di terze parti che permettono alle strutture di ottenere automaticamente il badge. Oltre a Ecolabel, Green Tourism EU e alle certificazioni approvate ufficialmente dal Global Sustainable Tourism Council (GSTC), ora sono incluse anche Green Seal, Nordic Swan Ecolabel, Green Hospitality Ecolabel, Ibex Fairstay, Fair Trade Tourism, LEED ed Edge.
Nel 2021 Booking.com è stata carbon neutral a livello di operatività e, verso la fine dell’anno, è passata a utilizzare energia 100% rinnovabile. Un passo importante nel contribuire al Climate Action Plan condiviso di recente da Booking Holdings. Il Climate Action Plan è il primo documento di questo tipo creato dai siti di viaggio a livello mondiale ed è un framework strategico che spiega come Booking Holdings intende rendere più sostenibili le proprie operazioni, i suoi servizi e l’intero settore dei viaggi. In linea con le definizioni e le misure stabilite dalla Science Based Targets initiative (SBTi), il Climate Action Plan include target ambiziosi per aiutare l’azienda a ridurre del 95% le emissioni di tipo “Scope 1 e 2” entro la fine del 2030, del 50% quelle di “Scope 3” entro il 2030 e raggiungere il net zero entro il 2040.
Creekside Inn Sedona (Arizona). Copyright Booking.com
“Vista la crescente pressione sulle nostre risorse naturali e l’innegabile impatto che il nostro stile di vita ha sull’ambiente, vogliamo impegnarci al 100% per guidare l’intero settore nel tracciare una rotta più consapevole e responsabile per il futuro dei viaggi”, dichiara Glenn Fogel, CEO di Booking.com. “Abbiamo obiettivi ambiziosi per i traguardi che vogliamo raggiungere, ma insieme ai nostri partner nell’intero settore e alla passione per l’innovazione dei nostri dipendenti, possiamo continuare a rendere il mondo sempre più alla portata di tutti, aiutando i viaggiatori a scoprirlo in modo più consapevole e responsabile. Crediamo che viaggiare sia e debba rimanere una forza per attuare cambiamenti positivi, portando a una più profonda comprensione tra culture diverse, opportunità socio-culturali per tantissime comunità e tutelando il pianeta per il futuro.”
Metodologia: *Ricerca commissionata da Booking.com e condotta in maniera indipendente su un campione di 30.314 persone in 32 Paesi e territori (1.000 dagli Stati Uniti, 958 dal Canada, 1.009 dal Messico, 1.001 dalla Colombia, 1.003 dal Brasile, 1.017 dall’Argentina, 1.000 dall’Australia, 486 dalla Nuova Zelanda, 998 dalla Spagna, 1.003 dall’Italia, 996 dalla Francia, 495 dalla Svizzera, 980 dal Regno Unito, 998 dalla Germania, 1.014 dai Paesi Bassi, 991 dal Belgio,985 dalla Danimarca, 984 dalla Svezia, 964 dalla Croazia, 976 dalla Russia, 1.008 da Israele, 1.002 dall’India, 1.004 dalla Cina, 925 da Hong Kong, 1.006 dalla Thailandia, 988 da Singapore, 1.002 da Taiwan, 1.004 dal Vietnam, 1.004 dalla Corea del Sud, 1.003 dal Giappone, 1.006 dal Sudafrica e 504 dal Kenya). Per partecipare al sondaggio, era necessario aver compiuto 18 anni, aver effettuato almeno un viaggio negli ultimi 12 mesi, averne uno in programma nel 2022 e aver preso in prima persona le decisioni in merito al viaggio o essere coinvolti in queste scelte. Il sondaggio era disponibile online nel mese di febbraio 2022.
Fonte testo e foto: Ufficio Stampa Booking.com
Foto e link hotel: Copyright © Booking.com
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