Raccolta fondi invernale di easyJet e Unicef

easyJet rinnova il suo impegno solidale collaborando con UNICEF per lanciare una nuova raccolta fondi invernale a bordo, nell’ambito della campagna “Ogni Bambino Può Volare”. L’iniziativa mira a sostenere il lavoro globale di UNICEF nell’affrontare la crisi dell’apprendimento e raggiungere l’obiettivo ambizioso di garantire l’accesso all’istruzione primaria e secondaria inferiore a tutti i bambini entro il 2030.

 

Dal 7 dicembre, quasi nove milioni di passeggeri che voleranno con easyJet durante l’inverno avranno l’opportunità di partecipare a questa importante causa attraverso donazioni raccolte dal personale di cabina a bordo di oltre 72.000 voli in 32 Paesi. Questa campagna di sei settimane rappresenta una pietra miliare significativa: è la 50ª iniziativa benefica organizzata in collaborazione con UNICEF dalla nascita della loro partnership nel 2012.

 

Grazie alla generosità dei passeggeri e all’impegno dell’equipaggio, easyJet ha già raccolto più di 17 milioni di sterline per UNICEF negli ultimi 11 anni. Questi fondi sono stati destinati a proteggere milioni di bambini da malattie, a garantire loro sicurezza in situazioni di emergenza e a promuovere l’accesso a un’istruzione di qualità.

 

La campagna “Ogni Bambino Può Volare”, lanciata all’inizio di quest’anno, punta a offrire opportunità educative a 114 milioni di bambini nel mondo e a garantire un’educazione digitale a quasi 150 milioni di giovani entro il 2025. Si tratta di una risposta alla crisi globale dell’apprendimento, evidenziata dal dato che sette bambini su dieci di età pari a 10 anni non sono in grado di leggere un testo semplice o svolgere operazioni matematiche di base.

 

Nonostante i progressi significativi nel migliorare l’accesso a un’istruzione inclusiva e di qualità, la strada per raggiungere l’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 4 (SDG4) sull’istruzione è ancora lunga: è necessario iscrivere 1,4 milioni di bambini ogni anno all’educazione della prima infanzia e formare 44 milioni di insegnanti. La campagna porta con sé storie toccanti, come quella di Khadija, una bambina afghana che può frequentare la scuola grazie a una classe comunitaria istituita da UNICEF nel suo villaggio a Daikundi. Khadija, dimostrando il potere trasformativo dell’educazione, ha dichiarato: “Se i miei compagni non capiscono la lezione, li aiuterò. Leggerò le lezioni per loro ancora una volta.”