22 aprile 2020
Sostenibilità compagnie aeree
easyJet è la prima grande compagnia aerea al mondo a volare a impatto zero di CO2
Dallo scorso 19 novembre easyJet è diventata la prima grande compagnia aerea al mondo a volare a impatto zero di CO2. Questo risultato è stato raggiunto grazie alla decisione di compensare le emissioni di anidride carbonica prodotte dal carburante impiegato per tutti voli, tramite schemi accreditati in base ai più elevati standard di verifica, quali Gold Standard e VCS.
Pur nella consapevolezza che la compensazione delle emissioni di CO2 generate nelle operazioni di volo è solo una misura transitoria, in attesa dello sviluppo di nuove tecnologie, easyJet è convinta che rappresenti ad oggi il miglior strumento a disposizione per ridurre l’anidride carbonica emessa in atmosfera.
Auspicando che tutto il settore del trasporto aereo possa presto seguire questo esempio, easyJet sta continuando ad investire in tecnologie innovative che consentano una radicale trasformazione del settore nel lungo periodo. In proposito, è stata annunciata di recente una nuova collaborazione con Airbus su un progetto di ricerca finalizzato a stabilire i requisiti infrastrutturali per l’introduzione su larga scala di aeroplani ibridi ed elettrici, che si aggiunge alla partnership già in essere con Wright Electric per lo sviluppo di un aeroplano a propulsione totalmente elettrica.
Foto © easyJet
easyJet e il partner Wright Electric hanno inoltre annunciato l’avvio di una nuova fase nello sviluppo di aerei elettrici che la compagnia utilizzerà in futuro sulle principali rotte di corto raggio.
Wright Electric, start-up company statunitense e partner di easyJet, sta progettando un motore elettrico in grado di supportare un aereo a nove posti, con un prototipo del sistema di propulsione quattro volte più potente del sistema installato sull'aereo a due posti, che Axter Aerospace, altro partner di Wright Electric, ha già fatto decollare.
In futuro si passerà all’implementazione su un aeromobile easyJet progettato dall’Aircraft designer Darold Cummings. Wright Electric ha inoltre già depositato un brevetto per un motore studiato per velivoli ancora più grandi.
Questo va a sommarsi ai programmi di riduzione delle emissioni già avviati da tempo: infatti dal 2000 ad oggi le emissioni di easyJet per passeggero/km sono diminuite di oltre il 32%, principalmente grazie al continuo miglioramento delle procedure operative, oltre che alle attività di riconfigurazione e ammodernamento della flotta, la cui età media è ad oggi di circa 7 anni. A partire dal 2017, easyJet ha introdotto in flotta aeromobili di ultima generazione della famiglia A320-Neo che consentono di ridurre del 15% il consumo di carburante durante il volo e di oltre il 50% l’impatto acustico durante le fasi di decollo e atterraggio.
Inoltre, la compagnia è impegnata anche in attività che vanno oltre la riduzione delle emissioni di anidride carbonica, quali ad esempio la riduzione dei rifiuti e della plastica monouso.
easyJet auspica che il Governo possa supportare questo percorso incentivando tutti gli attori nel settore - comprese le compagnie aeree, gli aeroporti ed i produttori di aeromobili - ad operare il più efficientemente possibile. Tutte le compagnie aeree dovrebbero essere incentivate a compensare le emissioni di CO2 dei loro voli ottenendo una corrispondente riduzione delle eventuali tasse applicabili ai passeggeri.
Accanto agli investimenti delle aziende del settore, è necessario che anche i governi investano in ricerca e sviluppo di tecnologie per la riduzione delle emissioni, come ad esempio la cattura e lo stoccaggio dell’anidride carbonica (CCS), la produzione di carburanti sostenibili e lo sviluppo di sistemi di propulsione ibrida o elettrica. L’aviazione ibrida ed elettrica rappresenta infatti il futuro per i voli a corto e medio raggio e, supportando il suo sviluppo, l’Europa potrebbe mantenere la sua leadership globale nel settore aerospaziale.
L’efficienza nella gestione dello spazio aereo è un altro aspetto su cui i governi possono incidere. Infatti, l’implementazione del Cielo Unico Europeo (Single European Sky) produrrebbe importanti benefici per l’ambiente comportando una riduzione di oltre il 10% delle emissioni prodotte dal trasporto aereo in Europa.
A cura di Alisè Vitri
Fonte testo: Copyright © Ufficio Stampa easyJet
Visual: Sisterscom.com / AlonaP / Shutterstock
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