18 febbraio 2022
A Brescia "Donne nell’Arte. Da Tiziano a Boldini"
L’esposizione presenta oltre 90 capolavori, che testimoniano come la raffigurazione della donna abbia rivestito un ruolo di primo piano nella storia dell’arte italiana, dagli albori del Rinascimento alla Belle Époque
Dame eleganti, madri affettuose, eroine mitologiche, seducenti modelle e instancabili popolane tornano ad abitare le sale di Palazzo Martinengo a Brescia, fino al 12 giugno 2022.
La mostra "Donne nell’Arte. Da Tiziano a Boldini", che documenta quanto la rappresentazione dell’universo femminile abbia giocato un ruolo determinante nella storia dell’arte italiana lungo un periodo di quattro secoli, dagli albori del Rinascimento al Barocco, fino alla Belle Époque, riprende il proprio cammino, dopo lo stop imposto dalla diffusione della pandemia.
Con la rosa rossa tra le labbra di Ettore Tito. Collezione privata - Foto Copyright © Ufficio Stampa mostra "Donne nell’Arte. Da Tiziano a Boldini"
“Avevamo promesso di ritornare – afferma Roberta Bellino, presidente dell’Associazione Amici di Palazzo Martinengo di Brescia – e dunque eccoci qui. Finalmente le sale di Palazzo Martinengo ritrovano i capolavori che già stavano appassionando un largo numero di amanti dell’arte e non solo”.
“Ripartiamo non senza fatica ma con entusiasmo, passione e determinazione – prosegue Roberta Bellino – perché siamo certi che il pubblico abbia bisogno oggi più che mai di bellezza e di arte, e voglia di ripopolare i luoghi della cultura, in vista del grande appuntamento del 2023 su cui stiamo già lavorando da mesi con il curatore Davide Dotti.”
Nudo sulla spiaggia di Gino Piccioni. Collezione Frascione Firenze - Foto Copyright © Ufficio Stampa mostra "Donne nell’Arte. Da Tiziano a Boldini"
"Donne nell’Arte. Da Tiziano a Boldini", curata da Davide Dotti, organizzata dall’Associazione Amici di Palazzo Martinengo, col patrocinio della Provincia di Brescia, del Comune di Brescia e della Fondazione Provincia di Brescia Eventi, in partnership con Fondazione Marcegaglia onlus, presenta oltre 90 capolavori di artisti quali Tiziano, Guercino, Pitocchetto, Appiani, Hayez, Corcos, Zandomeneghi, De Nittis e Boldini che, con le loro opere, hanno saputo rappresentare la personalità, la raffinatezza, il carattere, la sensualità e le più sottili sfumature dell’emisfero femminile, ponendo particolare attenzione alla moda, alle acconciature e agli accessori tipici di ogni epoca e contesto geografico.
Artemisia di Francesco Cairo. Collezione Koelliker - Foto Copyright © Ufficio Stampa mostra "Donne nell’Arte. Da Tiziano a Boldini"
Grazie alla collaborazione con la Fondazione Marcegaglia Onlus, è possibile approfondire tramite appositi pannelli di sala alcune tematiche di grande attualità sociale e mediatica quali le disparità tra uomini e donne, il lavoro femminile, le violenze domestiche, l’emarginazione sociale e le nuove povertà.
Le opere d’arte diverranno quindi formidabili veicoli per sensibilizzare il pubblico (soprattutto quello più giovane) verso argomenti di grande importanza socio-culturale.
Il ballo sul prato di Francesco Vinea. Collezione Segalini - Foto Copyright © Ufficio Stampa mostra "Donne nell’Arte. Da Tiziano a Boldini"
Il percorso espositivo della mostra
"Donne nell’Arte. Da Tiziano a Boldini"
E' suddiviso in otto sezioni tematiche:
- Sante ed eroine bibliche;
- Mitologia in rosa e storia antica;
- Ritratti di donne;
- Natura morta al femminile;
- Maternità; Lavoro;
- Vita quotidiana;
- Nudo e sensualità.
“Il tema della donna – afferma il curatore Davide Dotti – è così affascinante e coinvolgente che gli artisti, soprattutto tra XVI e XIX secolo, lo hanno indagato da ogni prospettiva iconografica, eternando le “divine creature” in capolavori che tutt’oggi seducono fatalmente il nostro sguardo".
"Per il visitatore (continua il curatore) è l’occasione di compiere un emozionante viaggio ricco di sorprese, impreziosito da dipinti inediti scoperti di recente in prestigiose collezioni private, opere mai esposte prima d’ora, e incontri ravvicinati con celebri donne del passato, tra cui la bresciana Francesca (Fanny) Lechi, ritratta nel 1803 dal grande Andrea Appiani in una straordinaria tela che dopo oltre venticinque anni dall’ultima apparizione torna visibile al pubblico”.
Tra i capolavori della mostra, si segnala la Maddalena penitente, un olio su tela di Tiziano, firmato per esteso, proveniente da una collezione privata tedesca. A proposito di questo dipinto, Peter Humfrey, una delle massime autorità a livello internazionale di Tiziano e autore del catalogo ragionato delle opere del maestro cadorino.
Maddalena Penitente di Tiziano Vecellio. Collezione privata - Foto Copyright © Ufficio Stampa mostra "Donne nell’Arte. Da Tiziano a Boldini"
Peter Humfrey ha scritto che “Si tratta di una variante di alta qualità di una delle composizioni più avidamente ricercate di Tiziano. Le altre redazioni autografe sono state dipinte non solo per i suoi più importanti committenti (come il re Filippo II di Spagna) ma anche per altri illustri personaggi del suo tempo, quali Antoine Perrenot de Granvelle (consigliere dell’imperatore Carlo V d’Asburgo nonché viceré del regno di Napoli) e il potente cardinale Alessandro Farnese. Le vigorose pennellate frante e il denso impasto cromatico, suggeriscono una datazione al 1558-1563 circa, in prossimità della realizzazione della versione della Maddalena penitente dipinta per Filippo II nel 1561”.
A cura di Nicolò Villa
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Fonte testo e foto: Copyright © Ufficio Stampa mostra "Donne nell’Arte. Da Tiziano a Boldini"
Foto Visual: Calze nere di Giovanni Boldini. Collezione privata - Foto Copyright © Ufficio Stampa mostra "Donne nell’Arte. Da Tiziano a Boldini"
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