31 gennaio 2023
A Monza una mostra sui Macchiaioli
Dal 18 febbraio al 21 maggio 2023, all’Orangerie della Villa Reale di Monza l'esposizione "I Macchiaioli e l’invenzione del Plein air tra Francia e Italia"
La mostra I Macchiaioli e l’invenzione del Plein air tra Francia e Italia a Monza ripercorre le vicende di uno dei movimenti artistici più importanti della scena culturale italiana, sviluppatosi nella seconda metà dell’Ottocento, che con le sue ricerche pittoriche d’avanguardia ha per molti aspetti anticipato, con sorprendente modernità, gli esiti proposti successivamente dagli Impressionisti francesi.
Giovanni Fattori, Soldato a cavallo, 1860-1870, olio su tavola, Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci, Milano.
L’esposizione analizza la rivoluzione macchiaiola all’interno di un contesto europeo, focalizzandosi sulle novità tecniche che i padri dell’arte en plein air hanno sviluppato relativamente al tema del paesaggio, della pittura di genere e di carattere storico. La rassegna presenta 90 opere, provenienti da collezione private, ma anche da alcuni importanti istituzioni come il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano, Palazzo Foresti di Carpi, la Fondazione Cariparma di Parma, la Galleria d’Arte Moderna di Milano, di autori quali Telemaco Signorini, Giovanni Fattori, Giuseppe Abbati, Silvestro Lega, Vincenzo Cabianca, Raffaello Sernesi, Odoardo Borrani, tutti protagonisti dell’evoluzione di questo movimento, fondamentale per la nascita della pittura moderna italiana, partendo proprio dalla loro relazione con la scena europea, in particolare, con quella francese.
Vincenzo Cabianca, Scogli a Castiglioncello, 1865, olio su tela, Collezione Palazzo Foresti, Carpi.
Il percorso espositivo si apre con la sezione che racconta lo sviluppo della pittura “del vero dal vero”, partendo dall’esperienza dei pittori della Scuola di Barbizon, quali Camille Corot, Charles-François Daubigny, Constant Troyon, Théodore Rousseau e prosegue con i lavori di artisti italiani, quali Giuseppe e Filippo Palizzi, o di Serafino De Tivoli il quale, grazie alle conoscenze acquisite durante un viaggio a Parigi, porterà ai colleghi del Caffè Michelangelo a Firenze novità e conferme importanti. È proprio attorno ai tavoli del locale fiorentino che, nella seconda metà degli anni cinquanta dell’Ottocento, si riuniva un gruppo di giovani autori accomunati dallo spirito di ribellione verso il sistema accademico e dalla volontà di dipingere il senso del vero.
Vincenzo Cabianca, Donne a Montemurlo, 1862, olio su cartone, Collezione privata.
Il paesaggio, le scene di genere e la storia sono i tre principali ambiti entro cui si sviluppò la pittura di macchia. Nel primo caso, si troveranno dipinti, realizzati in anni diversi, che hanno come soggetto le campagne fiorentine, le coste di Castiglioncello e dintorni, le località tra Toscana e Liguria e che documentano la particolare relazione con la fotografia che si proponeva come una nuova tecnica con cui confrontarsi. Il racconto del quotidiano (tra lavoratrici nei campi, mercati del bestiame e monaci a passeggio in un chiostro cittadino) è certamente uno degli argomenti più frequentati dalla pittura di macchia, con esiti sempre innovativi, come nel caso de Il bindolo di Silvestro Lega (Fondazione Cariparma) o Donne che lavorano nei campi di Cristiano Banti (Palazzo Foresti, Carpi).
Telemaco Signorini, Pioggia a Settignano, 1887, Olio su tavola, Collezione privata.
I Macchiaioli hanno spesso ritratto soggetti storici, ma sempre con un atteggiamento profondamente diverso da quello dei loro contemporanei. Per raccontare come gli artisti hanno affrontato e interpretato il tema storico-letterario e quello di cronaca risorgimentale, si propongono capolavori come Scena romantica di Cristiano Banti, Dante nel Casentino di Vincenzo Cabianca, La lettera dal campo (Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano) e altre scene militari di Giovanni Fattori.
Serafino De Tivoli, La Senna a Bougival, olio su tela, Collezione privata, Courtesy Enrico Gallerie d'Arte, Milano.
Già nel sesto decennio dell’Ottocento il gruppo macchiaiolo comincia a entrare in crisi. L’ultima sezione della mostra analizza la produzione più tarda dei principali protagonisti del movimento, prendendo in considerazione anche la loro eredità. Opere quali Il corsetto rosso di Silvestro Lega (Palazzo Foresti, Carpi), Strada di Combs La Ville e Pioggia a Settignano di Telemaco Signorini, e Campagna romana di Giovanni Fattori (Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano) testimoniano le strade intraprese dai tre grandi maestri. Accanto a essi si trovano anche alcuni capolavori di quegli artisti che, per primi, hanno raccolto il loro insegnamento e ne hanno seguito le tracce, quali Nicolò Cannicci, i fratelli Gioli e i Tommasi.
Giovanni Fattori, Bovi al carro, 1868, olio su cartone, Collezione Palazzo Foresti, Carpi.
L’esposizione è curata da Simona Bartolena, prodotta e realizzata da ViDi cultural, in collaborazione con il Consorzio Villa Reale e Parco di Monza e con il Comune di Monza, col contributo di BPER Banca, travel partner Trenord. Il Catalogo della mostra è di SilvanaEditoriale.
“La mostra, afferma Simona Bartolena, proporrà un modo di narrare la vicenda poco consueto, molto vicino allo sguardo di coloro che di questa rivoluzione furono i protagonisti, che porterà il pubblico a immergersi in un momento storico e culturale molto vivace, da cui emergeranno i fermenti di rivolta di questi nuovi pittori, insieme alle loro forti personalità artistiche e umane. Mediante approfondimenti biografici e spiegazioni tecniche, lo spettatore scoprirà la vera importanza storico-artistica della pittura macchiaiola, troppo spesso nota solo per la piacevolezza delle sue tavolette”.
“La stagione dei Macchiaioli rappresenta una fase della nostra storia dell’arte di grande interesse, commentano il Sindaco e Presidente del Consorzio Paolo Pilotto con Arianna Bettin, Assessora alla Cultura, al Parco e alla Villa Reale, foss’anche solo perché si tratta di una manifestazione limpida dello spirito del tempo. È significativo che, mentre i Macchiaioli approfondivano la propria indagine, si faceva l’Italia e contestualmente i Savoia prendevano possesso della Villa Reale. Ospitare una mostra che affronti questo movimento significa stimolare le molteplici connessioni, in campo artistico e non solo, che esso ha avuto con spinte culturali che investivano tanto il nostro Paese quanto l’intera Europa, nel corso di anni cruciali per la stessa città di Monza”.
Raffaello Sernesi, Punta Righini – Castiglioncello, Olio su tavola, Collezione privata.
Informazioni mostra "I Macchiaioli e l’invenzione del Plein air tra Francia e Italia"
Dove: Villa Reale di Monza, Orangerie, viale Brianza 1. Date: dal 18 febbraio al 21 maggio 2023. Orari: Lunedì e martedì chiuso. Dal mercoledì al venerdì 10-13/14-19, sabato domenica e festivi dalle ore 10 alle ore 20. Biglietti: presentando il biglietto della Mostra sarà possibile accedere al percorso del Primo e Secondo Piano Nobile della Villa Reale con biglietto ridotto (€8,00). Visite guidate su prenotazione: (macchiaiolimonza@gmail.com) in compagnia della curatrice Simona Bartolena (€20,00 biglietto+visita), in programma martedì 28 febbraio ore 10.30, sabato 11 marzo ore 15.00, mercoledì 5 aprile ore 10.30.
A cura di Nicole Villa, Avion Tourism Magazine
Fonte testo e foto: Copyright © Ufficio Stampa Mostra / Villa Reale di Monza
Foto Visual: Charles-François Daubigny, Cour de ferme avec paysannes et poules picorantes, olio su tela, Collezione privata.
Foto Monza: Copyright © Sisterscom.com, Shutterstock
Come raggiungere Monza in aereo
Gli aeroporti in Lombardia vicino a Monza sono:
- l'Aeroporto di Milano Linate (22 km)
- l'Aeroporto di Milano Bergamo (48 km)
- l'Aeroporto di Milano Malpensa (59 km)
Voli
Cosa vedere a Monza
Villa Reale di Monza. Foto Copyright © Sisterscom.com, Shutterstock
Hotel a Monza
Ti potrebbe interessare
Destinazioni
Eventi
A Milano una mostra dedicata a Franco Moschino
A trent’anni dalla sua scomparsa, l'esposizione è un tributo al genio visionario che ha saputo sfidare le convenzioni della moda e della società
Destinazioni
Eventi
Le bellezze di Bolzano tra mercatini e piste da sci
Una visita della città nel periodo dell'Avvento con il tradizionale mercatino di Natale, tanti eventi e relax o sport sulla neve nei migliori comprensori sciistici delle Alpi
Destinazioni
Eventi
La mostra "Neo Pop: perenne metamorfosi di un mito" a Cortina d'Ampezzo
Dal 5 dicembre 2024 al 21 aprile 2025 al Museo d’Arte Moderna Mario Rimoldi con opere di 15 artisti di fama internazionale