02 febbraio 2024
A Treviso la mostra “Futurismo di carta”
Al Museo Nazionale Collezione Salce i decenni dell'aeropittura che esaltava il volo e le imprese aviatorie
Al San Gaetano, il Museo Nazionale Collezione Salce propone, dal primo marzo al 30 giugno, “Futurismo di carta”, parte seconda, con il sottotitolo “Immaginare l’universo con l’arte della pubblicità”.
Raffaele-Francisi. Ministero dellAeronautica 1934 Foto: Copyright © Museo nazionale Collezione Salce
La mostra, curata da Elisabetta Pasqualin con la collaborazione di Sabina Collodel, è dedicata agli anni che precedono il secondo conflitto mondiale, quando, tra il 1930 e il 1940, il futurismo raggiunge l’apice del suo sviluppo, con l’aeropittura che, trasposta in grafica, esalta il volo e le imprese aviatorie, la vista dall’alto per riplasmarsi nell’avvicinamento al surrealismo.
I manifesti, e altrettanto la pittura, riflettono il clima del momento.
In un’Italia che sta trasformandosi da paese agricolo a industriale, con l’industria aereonautica e quella automobilista al centro della scena.
Le cronache enfatizzano le imprese solitarie di aviatori italiani, i nuovi eroi popolari.
Le ali italiane battono ogni record di velocità, distanza, altezza e diventano la testimonianza evidente di uno stato nuovo, potente, protagonista della scena mondiale.
Cresce l’orgoglio nazionale, attentamente catalizzato dalla propaganda del regime fascista.
Restavano ancora nella memoria collettiva l’impresa dannunziana del volo su Vienna del 1918 non meno dei mitici duelli di Francesco Baracca sui cieli del Montello.
Colpisce l’impresa di Francesco De Pinedo che plana il suo idrovolante Savoia Marchetti sul Tevere, accolto da Mussolini e da una gran folla, dopo aver raggiunto l’Australia: 55 mila chilometri sul mare o sui grandi fiumi, in 80 tappe.
Lo stesso De Pinedo, pochi mesi dopo, vola dall’Italia alle due Americhe, per poi fare ritorno in Italia. E con De Pinedo, il vicentino Arturo Ferrarin, protagonista del raid Roma-Tokyo e del primato del volo: 58 ore in circuito chiuso. Italo Balbo nel 1931 compie il “volo di massa” verso il Brasile; nel ’33 sarà la volta della Crociera aerea del Decennale, la trasvolata Roma-New York per festeggiare il decennale del regime.
Luigi-Martinati. Crociera aerea del decennale 1933 Foto: Copyright © Museo nazionale Collezione Salce
Carla Albini. Esposizione aeronautica italiana 1934 Foto: Copyright © Museo nazionale Collezione Salce
Italo Balbo nel 1931 compie il “volo di massa” verso il Brasile; nel ’33 sarà la volta della Crociera aerea del Decennale, la trasvolata Roma-New York per festeggiare il decennale del regime.
Lo “spirulare” su città e campagne affascina e coinvolge artisti che, come Depero (che a Rovereto era cresciuto accanto al pioniere dell’aviazione Gianni Caproni) vogliono provare l’esperienza del volo. Ricavandone visioni nuove, allontanandosi dalle cose terrene, a rinnovare la visione del mondo.
“Uno slancio, un salto di livello e valori che si evidenzia in pittura quanto nella grafica pubblicitaria”, anticipa la curatrice Elisabetta Pasqualin. "Permangono i colori accesi e contrastanti che già erano in uso nella prima fase della grafica futurista, ma il lettering diventa meno predominante, partecipa ancora al movimento e alle linee presenti nel manifesto, ma torna anche ad essere corredo esplicativo delle immagini. Aumenta, naturalmente, il numero di manifesti incentrati sul tema del volo e delle manifestazioni aereonautiche.
La mostra, accanto a creazioni di Di Lazzari, Martinati, Garretto, propone il “Manifesto per l’esposizione aeronautica italiana”, opera del 1934 dell’unica artista donna presente in mostra, Carla Albini.
Si riconferma il binomio automobile-areo espressione di dinamismo e velocità. Nelle macchine, scie di colore, circuiti automobilistici, linee a zig zag e a spirale.
Il cielo, la terra ma anche l’acqua: motoscafi che sfrecciano lasciando profonde scie e lanciano alti spruzzi, eliche in primo piano (Codognato, Riccobaldi Del Bava)".
Umberto di Lazzaro. Crociera Aerea 1933 Foto: Copyright © Museo nazionale Collezione Salce
"Complice la spinta alle attività sportive, protagonista di molti manifesti di questo momento è il corpo in movimento, quale strumento dinamico: nuoto, tennis, rugby (Mancioli. Boccasile). La figura umana viene ancora interpretata in chiave di modernità per impersonare le continue novità dell’industria: l’uomo Fiat di Nizzoli o il meccanismo antropomorfo dello Sniafiocco di Araca (Enzo Forlivesi), per esempio".
Marcello Nizzoli. Fiat 1930-1936 Foto: Copyright © Museo nazionale Collezione Salce
Schawinsky Alexander dettoXanti. Illy caffe 1934 Foto: Copyright © Museo nazionale Collezione Salce
"Anche il volto umano diventa spesso soggetto di affiche, scomposto in chiave quasi cubista, geometrizzato o reso quasi un sogno, come nel manifesto per Illy Caffè di Xanti). A proporre una visione onirica e irrazionale, libera da suggestioni logiche. E la grafica si dimostra già pronta a voltare pagina”.
FUTURISMO DI CARTA. Immaginare l’universo con l’arte della pubblicità.
Dove: Treviso, Museo nazionale Collezione Salce (Complesso di San Gaetano)
Quando: dal 1 marzo al 30 giugno 2024
Orari: da venerdì a domenica: 10-18 (ultimo ingresso 17.30).
A cura della Redazione di Avion Tourism Magazine
Fonte testo e foto: Ufficio Stampa Museo nazionale Collezione Salce
Foto visual: Copyright © Museo nazionale Collezione Salce
Foto Treviso: Copyright © Sisiterscom.com, Depositphotos
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