29 maggio 2021
A Verona tra Dante e Shakespeare
A Verona l'omaggio al sommo poeta Dante e il mito di Giulietta e Romeo, resi celebri da William Shakespeare
"Tra Dante e Shakespeare. Il mito di Verona" è la mostra che si tiene a Verona dall’11 giugno alla Galleria d’Arte Moderna Achille Forti, nell’ambito del progetto Verona, Dante e la sua eredità 1321-2021 per la celebrazione dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri. L’esposizione costituisce uno dei fulcri dell’articolata mostra diffusa appositamente ideata per le celebrazioni del centenario del 2021, che prevede il duplice omaggio al Poeta e alla città di Verona, che gli diede “lo primo tuo refugio e ’l primo ostello” (Paradiso, XVII, 70).
Leopoldo Toniolo, Dante visita Giotto nella Cappella degli Scrovegni 1865 circa olio su tela; 75,6 × 99,3 cm Copyright © Padova, Museo d’Arte Medievale e Moderna.
La città scaligera, infatti, non è semplicemente lo sfondo della vicenda dantesca, ma ne diventa essa stessa protagonista. Questa specificità, che la caratterizza rispetto alle altre città dantesche, viene valorizzata attraverso un itinerario cittadino che, tramite l’ausilio di una mappa cartacea appositamente realizzata, porta il visitatore alla riscoperta di ventun luoghi – tra piazze, palazzi, chiese, emergenze monumentali in città e nel territorio – direttamente legati alla presenza del Poeta, dei suoi figli ed eredi, e a quelli di tradizione dantesca.
L’esposizione presso la Galleria d’ Arte Moderna di Verona costituisce un omaggio all’esilio veronese di Dante e al legame tra Verona e il Poeta che, nel corso dei secoli, continuò ad alimentarsi dando origine a una ricca produzione artistica. Il progetto espositivo prevede una selezione di oltre 100 opere tra dipinti, sculture, opere su carta, tessuti e testimonianze materiali dell’epoca scaligera, codici manoscritti, incunaboli e volumi a stampa in originale e in formato digitale provenienti dalle collezioni civiche, dalle biblioteche cittadine, da biblioteche e musei italiani ed esteri.
Gaetano Previati, Paolo e Francesca 1887 circa olio su tela; 98 × 227 cm Copyright © Bergamo, Accademia Carrara, su concessione di Fondazione Accademia Carrara, Bergamo.
La mostra copre un arco cronologico compreso tra Trecento e Ottocento e si sviluppa in due nuclei tematici principali: il primo intende ricostruire il rapporto tra Dante, Verona e il territorio veneto nel primo Trecento, mentre il secondo si concentra sul revival ottocentesco di un medioevo ideale tra Verona e il Veneto. Se in apertura la mostra rievoca il leggendario e presunto incontro tra Giotto e Dante a Padova e consente di ripercorrere la cultura artistica scaligera nel grande snodo della rivoluzione giottesca, il percorso espositivo prosegue poi nell’affascinante racconto del profondo legame che unì Dante e Cangrande della Scala, al quale il poeta dedicò il Paradiso. Le ricche testimonianze legate alla figura dello Scaligero delineano il contesto in cui Dante trascorse gli anni dell’esilio fino alla creazione del suo Poema. Testi decorati della Commedia, manoscritti e a stampa, accompagnano i visitatori dall’epoca di Dante alla fine del Settecento, attestando la costante attenzione che Verona e il Veneto rivolsero al Poeta e alla sua Opera.
Tra le opere in mostra, da non perdere i tre disegni di Botticelli, prestigioso prestito del Kupferstichkabinett, Berlino. In particolare, Dante e Beatrice. Paradiso II, è stato scelto come immagine coordinata della mostra diffusa, che sviluppa graficamente il tema dell’itinerario dantesco nel Paradiso e lo traduce nel cammino del Poeta, guidato da Beatrice, lungo le strade di Verona, alla scoperta dei luoghi legati alla sua memoria.
Paolo e Francesca nel vortice infernale Ph. Fulvio Rosso, Calice Ligure.
Ugo Zannoni (Verona, Dante Alighieri bozzetto per il monumento in piazza dei Signori 1865 bronzo su piedistallo in bronzo e marmo; 41 × 14,5 × 15,5 cm Verona, Società Letteraria Foto: Gardaphoto, Salò.
Il secondo nucleo tematico sviluppa la riscoperta del mito di Dante nella grande stagione ottocentesca, come incarnazione dei nascenti ideali risorgimentali e allo stesso tempo esempio del tormento creativo del Poeta esiliato. È a questo punto del percorso espositivo che il visitatore potrà ammirare la fortuna iconografica dei personaggi danteschi, a partire da Beatrice e Gaddo, ma anche di altre figure femminili e delle tragiche vicende, legate al tema dell’amore e degli amanti sfortunati, di Pia de’ Tolomei e Paolo e Francesca. Proprio quest’ultimo tema introduce il mito di Giulietta e Romeo, giovani innamorati nati dalla penna di Luigi da Porto nel Cinquecento e resi celebri da William Shakespeare in tutto il mondo.
Attraverso questo percorso si coglie il costituirsi dell’identità della Verona ottocentesca, che da un lato si alimenta della presenza storica e reale di Dante alla corte di Cangrande, dall’altro di quella immaginaria di Romeo e Giulietta, creati anch’essi nella cornice di un Trecento scaligero. I due percorsi tematici, reale quello dantesco e immaginario quello shakespeariano, entrambi sullo sfondo – ancora reale e immaginario – di un medioevo scaligero, definiscono un tratto saliente della fisionomia urbana e culturale di Verona, ancor oggi ben riconoscibile: per questa ragione l’esposizione si lega in modo imprescindibile alla “mostra diffusa” che è la città stessa, nei monumenti e nelle testimonianze urbanistiche e architettoniche legate alla memoria di Dante e di Romeo e Giulietta.
Informazioni sulla mostra
Tra Dante e Shakespeare. Il mito di Verona. Date: 11 Giugno 2021 - 03 Ottobre 2021. Galleria d’Arte Moderna Achille Forti - Palazzo della Ragione, Cortile Mercato Vecchio 6 - Verona. Tel. 045 8001903. Info: www.danteaverona.it
A cura di Nicolò Villa
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Fonte testo e foto: Ufficio Stampa della Mostra
Foto opere: Copyright © indicato sotto le opere.
Foto Verona: Copyright © Sisterscom.com / Depositphotos
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