13 maggio 2022
Caroto e le arti tra Mantegna e Veronese
L'esposizione a Verona al Palazzo della Gran Guardia dal 13 maggio fino al 2 ottobre 2022
Dal 13 maggio al 2 ottobre 2022 a Verona, negli spazi monumentali del Palazzo della Gran Guardia, apre al pubblico la grande esposizione su Giovan Francesco Caroto (1480 circa -1555). È la prima mostra dedicata all’artista, con oltre 120 opere provenienti da alcune delle più prestigiose collezioni italiane ed estere, che presenta l’evoluzione del grande pittore, seguendolo dagli esordi giovanili al riconosciuto ruolo di artista. Attraverso una serie di interventi conservativi sostenuti per la mostra e un’estesa campagna di analisi diagnostiche, l’esposizione diventa anche l’occasione per dare un contributo alla salvaguardia della sua opera e per approfondire la conoscenza dell’operatività tecnica del pittore.
Giovan Francesco Caroto, Madonna con il Bambino (Madonna della farfalla), 1510-1515 circa - Olio su tavola; 59x47,5 cm - © Collezione privata. Foto ad esclusivo uso editoriale.
Il progetto espositivo è frutto di ricerche che hanno coinvolto vari istituti del sistema museale veronese, dal Museo di Castelvecchio, in qualità di capofila, al Museo degli Affreschi G.B. Cavalcaselle, Museo Archeologico al Teatro Romano, Museo Lapidario Maffeiano e Museo di Storia Naturale, accanto a un'ampia rete di collaborazioni interistituzionali e prestiti nazionali e internazionali, con un ruolo cruciale svolto da due partner scientifici, i musei di Palazzo Ducale di Mantova e del Castello Sforzesco di Milano, testimoni del valore dell'esperienza itinerante di Caroto, che esercitò la sua attività artistica proprio tra le città di Verona, Mantova e Milano.
Immagine guida. Giovan Francesco Caroto, Ritratto di fanciullo con disegno 1515-1520 - Olio su tavola; 37x29 cm Verona, Musei Civici - Museo di Castelvecchio, © Gardaphoto, Salò.
Tra i prestatorisi contano collezionisti privati e importanti istituzioni museali nazionali einternazionali tra cui: la Fondazione Accademia Carrara di Bergamo, il Palazzo di San Sebastiano e il Palazzo Ducale di Mantova, le Gallerie degli Uffizi di Firenze, la Gallerie Estensi di Modena, il Castello Sforzesco di Milano, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, la Pinacoteca di Brera di Milano, il Musée du Louvre di Parigi, il Museo Brukenthal di Sibiu, il Kunsthistorisches Museum di Vienna, lo Staatliche Antikensammlungen und Glyptothek e lo Staatliche Graphische Sammlung di Monaco di Baviera, il Szépművészeti Múzeum di Budapest, lo Städelsches Kunstinstitut di Francoforte.
Giovan Francesco Caroto: Madonna con il Bambino e San Giovannino (Madonna cucitrice) 1501 - Olio su tavola; 48x39 cm. Copyright © Modena, Galleria Estense.
“Ebbe sempre Giovan Francesco grande opinione di sé, onde non arebbe messo in opera per cosa del mondo cosa ritratta da altri”.
(Giorgio Vasari, Le Vite, 1568)
Il profilo dedicato a Giovan Francesco Caroto da Giorgio Vasari permette di seguire il suo percorso di formazione artistica. Intelligente, curioso, spiritoso, vagabondo, fu a Mantova, alla corte dei Gonzaga, sotto l’egida di Mantegna; a Milano, al servizio di Antonio Maria Visconti; a Casale Monferrato, alla corte del marchese Guglielmo IX Paleologo. Conobbe e apprezzò la pittura fiamminga e nordica (tra Milano, Verona e Venezia), ma anche Raffaello e i suoi seguaci, tanto da rendere credibile l’ipotesi di un suo viaggio di studio a Roma. Esercitò la pittura, la miniatura, il disegno naturalistico, la medaglistica, la statuaria. Si dedicò soprattutto alla pittura devozionale pubblica e privata (pale d’altare, Madonne con il bambino), ma raggiunse forse i suoi esiti più personali e felici nel ritratto e nella pittura di paesaggio.
Il percorso della mostra Caroto e le arti tra Mantegna e Veronese
L’esposizione di Verona si colloca idealmente tra due analoghe manifestazioni promosse dal Comune di Verona attraverso il Museo di Castelvecchio: Mantegna e le Arti a Verona 1450-1500 (settembre 2006-gennaio 2007) che, accanto alle opere del grande pittore padovano, aveva contrapposto i prodotti pittorici, grafici e scultorei degli artisti locali variamente da lui influenzati e Paolo Veronese. L’illusione della realtà (luglio-ottobre 2014), dedicata al maggior pittore cittadino del Cinquecento.
Il percorso espositivo è articolato in sezioni che evidenziano momenti particolari della carriera di Caroto e significativi aspetti dei suoi interessi e della sua personalità artistica.
Sei sezioni hanno un impianto espositivo tradizionale, mentre tre ospitano installazioni multimediali.
1. Giovan Francesco Caroto, tra Verona e Mantova, all’ombra di Mantegna
2. In viaggio tra Milano e Casale Monferrato
3. Giovan Francesco e l’arte del ritratto
4. Giovanni Caroto pittore
5. Verona, gli anni della maturità
6. I Caroto e la famiglia Della Torre
7. Da Caroto a Paolo Veronese: nuovi orizzonti della pittura veronese
8. Giovanni Caroto testimone di antichità
9. Tra arti e scienze naturali: la bottega dello speziale e la Wunderkammer del museo Calzolari.
All'interno delle sezioni si sperimentano modalità innovative per la narrazione, in particolare tramite tre installazioni multimediali che permettono una fruizione immersiva da parte del pubblico: Le sinopie dell'Annunciazionedi Giovan Francesco Caroto; Caroto testimone di antichità; Caroto speziale e la Wunderkammer del Museo di Francesco Calzolari. Disponibile anche un programma di attività educative e didattiche ed un percorso di visita accessibile tramite App a cura di Civita Mostre e Musei. Un itinerario speciale, dedicato alle persone non vedenti, realizzato con il contributo di Fondazione CittàItalia, è stato sviluppato intorno a dodici opere appartenenti alle collezioni civiche con il possibile reimpiego futuro nel percorso museale di Castelvecchio. Alla mostra si collega una rete di itinerari artistici nelle chiese cittadine per le quali Caroto ha operato.
Il progetto è realizzato in collaborazione con la Diocesi di Verona, l’Università di Verona, la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza e la fondazione Verona Minor Hierusalem. Il Comitato Scientifico comprende, oltre ai curatori Francesca Rossi, Direttore dei Musei Civici di Verona, Gianni Peretti, Storico dell’arte, Edoardo Rossetti, Scuola Universitaria Professionale Svizzera Italiana - SUPSI Lugano. Co-prodotta da Civita Mostre e Musei e realizzata con la collaborazione del Dipartimento Culture e Civiltà dell'Università di Verona, la mostra è accompagnata da una monografia e da un catalogo editi da Silvana Editoriale.
Informazioni sulla mostra Caroto e le arti tra Mantegna e Veronese
Date: dal 13 maggio al 2 ottobre 2022. Sede: Verona, Palazzo della Gran Guardia, Piazza Bra, 1. Orari: da martedì a domenica dalle 10.30 alle 19.30. La biglietteria chiude un’ora prima. Chiuso il lunedì. Prenotazioni: Infoline Tosc tel. 045 8537339 (da lunedì a venerdì ore 9-18, il sabato ore 9-13). Ulteriori informazioni: www.mostracaroto.it.
A cura della Redazione
Avion Tourism Magazine
Fonte testo e foto: Ufficio Stampa Mostra e Comune di Verona
Visual: Caroto, particolare Madonna con il Bambino e San Giovannino (Madonna cucitrice), Copyright © Modena, Galleria Estense.
Foto ad esclusivo uso editoriale, soggette a Copyright © Tutti i diritti riservati.
Cosa vedere a Verona
Verona: Copyright © Sisterscom.com / Depositphotos
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