21 giugno 2024

Grandi mostre a Roma nell'anno del Giubileo

A Palazzo Bonaparte retrospettive su Botero, Munch e una mostra sull'Antico Egitto
Un anno in cui la capitale ospiterà grandi nomi dell’arte internazionale inizierà questo settembre 2024 con una retrospettiva dedicata all’amatissimo artista colombiano Fernando Botero, recentemente scomparso. Dipinti, acquerelli, sculture e alcuni inediti saranno esposti nelle sale del Palazzo Bonaparte  in una mostra che sarà la più completa mai realizzata a Roma. Opere di medie e grandi dimensioni rappresentano la sontuosa rotondità del suo universo femminile, restituito con effetti tridimensionali e colori spesso sgargianti, ma tutt’altro che sinonimo di sensualità o di estetica naïf, primitiva.
 
Fernando Botero, Ballerina alla sbarra, 2001. Olio su tela, 164x116 cm. Collezione privata. Foto: © Ufficio Stampa Arthemisia
Fernando Botero, Ballerina alla sbarra, 2001. Olio su tela, 164x116 cm. Collezione privata. Foto: © Ufficio Stampa Arthemisia
 
Ciò che appare in Botero non è mai la realtà in sé, ma rivestita con una patina di un’ambiguità iperrealista di matrice sudamericana. Non mancheranno le versioni di capolavori della storia dell’arte, come le Menine di Velázquez, la Fornarina di Raffaello, il celebre dittico dei Montefeltro di Piero della Francesca, i ritratti borghesi di Rubens e van Eyck. E ancora, temi classici come il circo e la corrida, quest’ultimo forse il tema più interessante perché interpretato attraverso il filtro della tradizione ispanica molto sentita nell’arte, da Goya a Picasso. Una sala è dedicata, infine, alla più recente sperimentazione tecnica del maestro che, dal 2019, dipinse con acquerelli su tela: opere quasi diafane, frutto di un approccio delicato, forse senile, ai temi familiari di sempre.
 
Nel 2025 sarà poi la volta di due mostre eccezionali su temi che mancano dalla Capitale da oltre venti anni. Da febbraio a giugno, ci sarà un’importantissima monografica dedicata a Edvard Munch, con 100 opere provenienti dal Munch Museum di Oslo. A distanza di oltre 20 anni dall’ultima mostra dedicata a Munch a Roma, approda a Palazzo Bonaparte la più grande mostra mai realizzata prima. Edvard Munch (Norvegia, 1863 -1944) viene celebrato con una grande retrospettiva, con il patrocinio della Reale Ambasciata di Norvegia a Roma, in collaborazione con il Museo MUNCH di Oslo.
 
Edvard MunchThe Girls on the Bridge1927Oil on canvas, 100,5x90 cm Foto Halvor Bjørngård © Munchmusee Foto: © Ufficio Stampa Arthemisia
Edvard MunchThe Girls on the Bridge1927Oil on canvas, 100,5x90 cm Foto Halvor Bjørngård © Munchmusee Foto: © Ufficio Stampa Arthemisia
 
Protagonista indiscusso nella storia dell’arte moderna, Munch è considerato un precursore dell’Espressionismo e uno dei più grandi esponenti simbolisti dell’Ottocento, nonché l’interprete per antonomasia delle più profonde inquietudini dell’animo umano. La mostra, curata da Patricia G. Berman, una delle più grandi studiose al mondo di Munch, racconterà tutto l’universo dell’artista, il suo percorso umano e la sua produzione, e lo farà attraverso 100 opere, tra cui una delle versioni litografiche custodite a Oslo de L’Urlo (1895), ma anche La morte di Marat (1907), Notte stellata (1922–19249), Le ragazze sul ponte (1927), Malinconia (1900–1901) e Danza sulla spiaggia (1904).
 
Statua raffigurante una sfinge. Calcare, Epoca Romana (30 a.C. - 395 d.C.), Museo Egizio Foto: © Ufficio Stampa Arthemisia
Statua raffigurante una sfinge. Calcare, Epoca Romana (30 a.C. - 395 d.C.), Museo Egizio Foto: © Ufficio Stampa Arthemisia
 
In autunno, da ottobre, ad appassionare il pubblico sarà l’Antico Egitto, con una mostra prodotta e organizzata in collaborazione con il Museo Egizio di Torino, il più importante al mondo dopo quello del Cairo. L'esposizione intende raccontare un viaggio alla scoperta dell'antico Egitto e della sua straordinaria civiltà durata oltre 3.000 anni. Da quando Howard Carter, l'archeologo inglese, scoprì negli anni '20 la tomba di Tutankhamon, a Luxor nella Valle dei Re, è scoppiata in tutto il mondo una vera passione per la storia di questo popolo e per gli splendidi e - per certi aspetti - affascinanti e misteriosi reperti venuti alla luce. Attraverso numerosi reperti archeologici, da papiri a manufatti votivi, corredi funerari rinvenuti in alcune delle tombe più importanti, sarcofaghi di grandi dimensioni, oggetti di culto e della quotidianità, imponenti sculture delle divinità venerate e dei re delle varie dinastie, questa mostra, unica in Italia, sarà il modo per compiere un vero viaggio attraverso quella straordinaria civiltà.
 
A cura della Redazione, Avion Tourism Magazine
Fonte testo e foto: © Ufficio Stampa Arthemisia
Foto solo per uso editoriale: crediti indicati sotto ciascuna foto
Foto Roma: Copyright © Sisterscom.com / Shutterstock
 

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