14 ottobre 2023
"Rodin e la danza" in mostra a Milano
Fino al 10 marzo 2024 al Mudec di Milano in collaborazione con il Museo Rodin di Parigi
Mostra Rodin e la danza Foto Carlotta Coppo Copyright © Ufficio stampa Mudec
Esposizione Universale di Parigi del 1900
La capitale francese dal 15 aprile al 12 novembre di quell’anno magico ospita l’Esposizione Universale, superando la quota di 50 milioni di visitatori (solo quella di Osaka del 1970 e quella di Shangai del 2010 fecero altrettanto). Sono mesi in cui Parigi si trasforma in cuore pulsante non più solo europeo ma ‘globale’, dove espansione economica, divertimento e fede nel progresso e nel cambiamento erano i grand fil rouge della manifestazione.
Per l'occasione, vengono messi in mostra i più recenti ritrovati della scienza e della tecnica, come l’elettricità e il cinematografo, messo a punto in quegli anni dai fratelli Lumière: un vero e proprio trionfo che cambiò completamente la percezione della memoria, del sapere, dell’immaginario collettivo e che inventò un nuovo linguaggio universale unificatore di emozioni, percezioni dello spazio e del tempo e in generale del movimento.
Sempre all’Esposizione Universale di Parigi nel 1900 arrivano delegazioni di artisti performer da ogni parte del mondo con le loro pratiche ammirate, studiate e poi ritratte dai più famosi artisti del tempo: dalle danze popolari regionali come la delegazione cambogiana agli spettacoli di cabaret o a singoli ballerini e acrobati eccezionalmente preparati e innovativi.
Un’atmosfera unica e irripetibile, spiazzante, vissuta in pieno anche dal parigino Auguste Rodin, che a quell’epoca aveva 60 anni ed era al sommo della sua carriera artistica. Rodin (che per tutta la vita cercò nelle sue opere di tradurre la vita del corpo, i suoi movimenti, la sua energia e le sue espressioni) rimane letteralmente affascinato da queste nuove espressioni di danza nella sua dinamicità, fonte inesauribile di interesse e approfondimento per il maestro parigino.
Rodin dedica a questa passione una serie di opere che sono ancora oggi testimonianza di un lavoro senza precedenti, dove la ‘liberazione del movimento’ è il concetto su cui ruota un intero ripensamento della visione plastica del corpo umano nell’artista. Nasce l’insieme di sculture sperimentali e disegni noto come Mouvements de danse, realizzato nel 1911, che rappresenta l’estrema sintesi e l’acme della ricerca del Maestro sulla danza.
La mostra che il Mudec presenta al pubblico dal 25 ottobre 2023 “Rodin e la danza”, prodotta da 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE, promossa dal Comune di Milano-Cultura e che vede come Institutional Partner Fondazione Deloitte, è resa possibile grazie alla collaborazione con il Museo Rodin di Parigi da cui provengono 53 opere; racconta attraverso un progetto espositivo inedito e originale il fascino e il fortissimo imprinting creativo che la danza ebbe sul genio artistico di Auguste Rodin. Un circolo virtuoso in cui, da un lato la danza fu musa ispiratrice per l’artista nei primi del Novecento, dall’altro la danza contemporanea trova ancora oggi ispirazione dall’artista attraverso le sue opere ‘danzanti’, uniche e così attuali.
Mostra Rodin e la danza Foto Carlotta Coppo Copyright © Ufficio stampa Mudec
Avvalendosi della preziosa collaborazione del Museo Rodin e di un allestimento scenografico multimediale e interattivo appositamente disegnato e realizzato dallo studio di design Dotdotdot, il Mudec espone in serie per la prima volta in Italia quindici statuine di danzatrici dedicate dall'artista francese a "Movimenti di danza". Quattordici provengono infatti dal museo parigino, e a questo nucleo, in occasione della mostra, verrà affiancata una quindicesima statuetta, conservata presso la GNAM, Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea di Roma.
La mostra diventa inoltre l’occasione per confrontare le statuette con una selezione di diciassette disegni dell'artista e cinque fotografie, provenienti dalla stessa collezione.
Mostra Rodin e la danza Foto Carlotta Coppo Copyright © Ufficio stampa Mudec
Insieme a questa raccolta, che rappresenta il primo grande focus nonché la prima sezione del percorso, incentrato tutto sull’artista e lo studio dei movimenti che rappresentano la danza ‘occidentale’ come massima espressione corporea nell’arte plastica e scultorea, il fascino che Rodin nutrì per la danza sarà illustrato anche dal racconto (un vero e proprio storytelling multimediale) dei suoi incontri con i più grandi ballerini dell'epoca, come Isadora Duncan, Loïe Fuller, le danzatrici del balletto reale cambogiano, la danzatrice giapponese Hanako.
Mostra Rodin e la danza Foto Carlotta Coppo Copyright © Ufficio stampa Mudec
Questo, infatti, profondamente connesso al primo, è il secondo grande tema/sezione della mostra: il rapporto che Rodin ebbe con la cultura extraeuropea del sud-est asiatico, in particolare con la danza cambogiana e la contaminazione tra arte occidentale e sud-est asiatico in ambito performativo e teatrale nonché l’influenza che questa ebbe su un sostanziale ripensamento del concetto di corpo in movimento all’interno della sua personalissima ricerca artistica. Nelle sale sarà dunque possibile ammirare una selezione di oggetti provenienti da collezioni museali etnoantropologiche italiane (stampe, sculture di piccole dimensioni, strumenti musicali, marionette e ombre), ormai una costante distintiva dei progetti espositivi che il MUDEC crea ad hoc per il suo pubblico. Il racconto è poi completato attraverso testimonianze video, estratti di film e di documentari sia riferiti alle danzatrici che Rodin incontrò durante la sua vita e la sua carriera, sia legati alla cultura cambogiana e le sue danze.
Mostra Rodin e la danza Foto Carlotta Coppo Copyright © Ufficio stampa Mudec
La mostra diventa quindi anche l’occasione per fare un viaggio straordinario nel mondo della danza attraverso una selezione video riferita alla coreografia contemporanea e ad artisti coreografi che hanno tratto ispirazione da Rodin per le loro rappresentazioni. Il dialogo continuo tra le sculture di Rodin e l’apparato multimediale e digitale creano un costante gioco di rimandi visivo e simbolico.
L’allestimento, a cura dello studio di design Dotdotdot, trasforma le stanze del museo in un ambiente teatrale, in cui quinte sceniche, pieni e vuoti e tessuti trasparenti evanescenti si alternano a pannelli di cartongesso grezzo e video proiezioni, andando a costruire un dialogo poetico con le opere in un crescendo emozionale che si conclude con un’installazione interattiva, dove il visitatore diventa protagonista.
Mostra Rodin e la danza Foto Carlotta Coppo Copyright © Ufficio stampa Mudec
Le tre sezioni di mostra, attraverso un complesso e accurato lavoro a sei mani, sono curate rispettivamente da Aude Chevalier, conservatrice del dipartimento di sculture del Museo Rodin, Cristiana Natali, docente di Antropologia dell'Asia meridionale, Antropologia della danza e Metodologie della ricerca etnografica presso l'Università di Bologna ed Elena Cervellati, professoressa associata di Storia della danza e Teorie e pratiche della danza presso il Dipartimento delle Arti dell'Università di Bologna.
Mostra Rodin e la danza Foto Carlotta Coppo Copyright © Ufficio stampa Mudec
La sorprendente libertà di sperimentazione espressa nel Mouvements de danse dimostra come Rodin occupi ancora oggi un posto di rilievo non solo come figura cardine tra l’Ottocento e il Novecento, ma anche tra la fine di una tradizione e l'inizio di una nuova visione. Allo stesso modo, la lezione di Rodin oggi costruisce un ponte spazio-temporale imprescindibile tra l'Europa e le culture extraeuropee, tra l'Ottocento e il nuovo millennio, all'interno di quella contaminazione caratteristica della più recente sperimentazione artistica.
Il catalogo della mostra “Rodin e la danza”, edito da 24 ORE Cultura, è disponibile presso il bookshop della mostra, nelle librerie e online.
Informazioni sulla Mostra Rodin e la danza
Date: dal 25 ottobre al 10 marzo 2024.
Dove: Mudec, Via Tortona 56, Milano.
Orari: Lun 14.30 -19.30 | Mar, Mer, Ven, Dom 09.30 - 19.30 | Gio, Sab 9.30-22.30
Biglietti: Intero € 16 | Ridotto € 14
A cura della redazione, Avion Tourism Magazine
Fonte testo e foto solo per uso editoriale: Foto Carlotta Coppo Copyright © Ufficio stampa Mudec
Link libri: amazon.it
Foto Milano: Copyright © Sisterscom.com / Shutterstock
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