06 maggio 2021
Viaggio controcorrente
Arte italiana 1920-1945 al GAM - Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino
La GAM di Torino inaugura una mostra dedicata a un periodo storico molto intenso per l’arte italiana, tra la fine della Grande Guerra e il termine della Seconda Guerra Mondiale: 25 anni di storia raccontati con circa 130 opere attinte dal patrimonio del museo e da alcune opere scelte dalla Galleria Sabauda, facendo ruotare le due raccolte pubbliche intorno a una significativa selezione di 73 capolavori dalla ricca collezione privata dell’Avvocato Giuseppe Iannaccone di Milano.
Ennio Morlotti. Natura morta, 1942 - Olio su tela, cm. 48,5 x 68,5. GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Torino.
La mostra, curata da Annamaria Bava, responsabile Area Patrimonio dei Musei Reali, dal direttore della GAM Riccardo Passoni e dalla curatrice della collezione Iannaccone Rischa Paterlini, è stata voluta e ideata per evidenziare il ruolo curativo dell’Arte, quale veicolo di guarigione che attraverso la bellezza sollecita la salute del corpo come dell’anima. L’evento sostiene una raccolta fondi a favore della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro Onlus in occasione dei suoi 35 anni di attività. L’esposizione è realizzata in collaborazione con Fondazione CRT e Intesa Sanpaolo.
Carlo Levi. Donna e frutta, 1933 - olio su tela cm. 73 x 92 GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Torino / Fondazione Guido ed Ettore De Fornaris.
Dal dialogo tra le tre collezioni, due pubbliche e una privata, nasce quindi questa mostra dove si è voluto indagare, attraverso opere di grande qualità artistica, la storia, le idee, i progetti e gli scontri che caratterizzarono gli anni tra le due guerre. Questi venticinque anni della nostra storia videro nascere, dopo i turbolenti anni dell’Avanguardia, i principi di “Valori Plastici” che, prendendo ispirazione dalla solennità del grande passato italiano, certamente influenzarono la retorica di un’arte fascista, che in seguito si sviluppò nel richiamo al classicismo: un'arte che prediligeva le impostazioni chiare e sobrie, con riferimento alla purezza delle forme e all'armonia nella composizione.
Felice Casorati. Studio di Dresda, 1927 - Olio su compensato, cm. 29x34. GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Torino.
La collezione di arte italiana tra le due guerre di Giuseppe Iannaccone rappresenta oggi un unicum nel panorama italiano e internazionale, e nasce nei primi anni Novanta con la volontà manifesta di ricostruire un’alternativa a questa dimensione retorica e ufficiale, riuscendo a rintracciare le opere di un significativo gruppo di artisti che credettero in un’arte dalle molte possibilità espressive, in un arco temporale che va dal 1920 al 1945.
La raccolta riunisce dunque le opere di artisti le cui ricerche hanno sviluppato visioni individuali e collettive controcorrente rispetto alle politiche culturali fasciste di ritorno all'ordine e classicità monumentale novecentista.
Arnaldo Badodi. Caffè, 1940 - Olio su compensato, cm. 48x58 Collezione Giuseppe Iannaccone, Milano.
Dalla poesia del quotidiano di Ottone Rosai e Filippo De Pisis all'espressionismo della Scuola di via Cavour (Mario Mafai, Scipione, Antonietta Raphaël), dal lavoro di scavo nel reale di Fausto Pirandello, Renato Guttuso e Alberto Ziveri, alle correnti dei Sei di Torino (Jessie Boswell, Gigi Chessa, Nicola Galante, Carlo Levi, Francesco Menzio, Enrico Paulucci) e del Chiarismo lombardo (Angelo Del Bon, Francesco De Rocchi, Umberto Lilloni), fino alle forze innovatrici dei pittori e scultori di Corrente (Ernesto Treccani, Renato Birolli, Lucio Fontana, Aligi Sassu, Arnaldo Badodi, Luigi Broggini, Giuseppe Migneco, Italo Valenti, Bruno Cassinari, Ennio Morlotti, Emilio Vedova), la collezione rappresenta un'originale e importante testimonianza di una stagione creativa, complessa e vitale, dell’arte italiana del Novecento.
Renato Guttuso. Ritratto di Mario Alicata, 1940 - olio su tela, cm. 55x45. Collezione Giuseppe Iannaccone, Milano.
La mostra prevede un confronto incrociato con circa 60 opere provenienti dalle collezioni della GAM e dei Musei Reali: un accostamento che è stato possibile perché la maggior parte degli artisti della collezione Iannaccone sono presenti nelle raccolte della GAM grazie all’incremento del patrimonio, avvenuto proprio negli anni specifici del progetto, poi proseguito fino ad oggi con la recente acquisizione del Nudo rosso di Francesco Menzio da parte della Fondazione De Fornaris.
Fausto Pirandello. Composizione (Siesta rustica), 1924-1926 - Olio su tela, cm. 100x126. Collezione Giuseppe Iannaccone, Milano.
Pochi sanno che la Galleria Sabauda, oltre a capolavori dal Trecento al primo Ottocento, possiede una cospicua raccolta di primo Novecento, confluita nelle sue collezioni in seguito al riaccorpamento delle opere acquisite dal 1935 al 1942 dalla Soprintendenza all’Arte Medievale e Moderna per il Piemonte e la Liguria, investendo importanti risorse finanziarie per rappresentare gli esiti dell’attività degli artisti piemontesi contemporanei.
Filippo de Pisis. Il suonatore di flauto, 1940, olio su tela, cm.65x60. Collezione Giuseppe Iannaccone, Milano.
Una sfida particolare è stata inoltre quella di presentare, accanto alle opere novecentesche, alcune mirate opere di arte antica della Galleria Sabauda, che si scalano tra il Cinquecento e il Settecento, particolarmente efficaci per evocare lontani ricordi, suggestioni e confronti, tematici o stilistici, che consciamente o inconsciamente sembrano aver influenzato e stimolato i nostri artisti di primo Novecento.
Scipione (Gino Bonichi). Natura morta con piuma, 1929 - Olio su tavola, cm. 45,5x50,7. Collezione Giuseppe Iannaccone, Milano.
L’esposizione si articola in sezioni tematiche: Interni; Figure; Allegorie e Ritratti; Nature morte; Paesaggi / vedute ed è accompagnata da un catalogo edito da Silvana Editoriale, curato da Annamaria Bava, Riccardo Passoni e Rischa Paterlini, che include tutte le riproduzioni delle opere in mostra e testi di approfondimento.
Enrico Paulucci. Fiori e frutti, 1930 - olio su tela, cm. 90x75. GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Torino.
La Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro Onlus opera dal 1986 e grazie alla generosità di oltre tre milioni di sostenitori - privati, associazioni, fondazioni, imprese e istituzioni del territorio - ha realizzato un grande progetto: l’Istituto di Candiolo IRCCS, che con il quotidiano impegno di medici, ricercatori, infermieri e tecnici è divenuto un centro oncologico di eccellenza e di rilievo internazionale al servizio di tutta la comunità. La Fondazione taglia quest’anno il traguardo dei 35 anni di attività dando avvio a un piano di ampliamento dell’Istituto che nei prossimi anni metterà a disposizione di pazienti, medici e ricercatori nuovi spazi di cura e di ricerca.
Informazioni: Viaggio controcorrente Arte italiana 1920-1945. Dal 5 maggio al 12 settembre 2021. GAM - Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, Via Magenta, 31 - Torino. Orari di apertura: www.gamtorino.it/it.
A cura di Nicolò Villa
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Fonte testo e foto: Ufficio Stampa GAM - Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino
Visual: Scipione (Gino Bonichi) Natura morta con piuma. Collezione Giuseppe Iannaccone, Milano
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