05 giugno 2021

Le vacanze degli italiani nell'estate 2021

Secondo Doxa l'85% degli italiani che andranno in vacanza resterà in Italia
Del 67% degli italiani che andranno in vacanza quest'estate, l'85% resterà in Italia, soprattutto per sostenere l'economia italiana e cercare di fare una vacanza più semplice, viste le misure restrittive. Sono alcune delle evidenze emerse dalla ricerca condotta da BVA Doxa su un campione di 1000 individui oltre i 18 anni in Italia sulla propensione a viaggiare nel 2021, in particolare pensando alle vacanze estive, e le ragioni che guidano scelte e preferenze nei tempi di COVID-19.
 
La ricerca, realizzata online (CAWI), è stata presentata durante l'evento BIT (Borsa Internazionale del Turismo) organizzato da Fiera Milano. Complessivamente il 67% degli italiani pensa di fare le vacanze estive quest'anno (per il 32% sicuramente sì e il 34% probabilmente sì) e di questi l'85% rimarrà in Italia. Sono alcuni dei dati emersi dalla ricerca BVA Doxa presentati da Cristina Liverani, Responsabile Unità Progetti Speciali BVA Doxa durante l'evento BIT Digital Edition 2021 organizzato da Fiera Milano. Durante l'evento sono state discusse le principali tendenze del settore turistico, nonché argomenti di interesse per tutte le aziende e professionisti del settore.

PREDISPOSIZIONE AL VIAGGIO
Se a dicembre 2020 la predisposizione degli italiani a viaggiare all'estero per vacanza era del 31% (molto e abbastanza probabile), ad aprile 2021, probabilmente grazie alla maggiore consapevolezza della difficile situazione in cui stiamo ancora vivendo, il dato scende, con una quota del 26% di coloro che viaggeranno all'estero per le vacanze. Tuttavia, il Covid19 non è un motivo sufficiente per rinunciare alle vacanze. Il 67%, infatti, andrà sicuramente o probabilmente in vacanza nei prossimi mesi del 2021 e, di questi, l'85% resterà in Italia. Una quota importante, però, ammette che prenoteranno last minute, poco prima di partire (43%), mentre il 15% ha già prenotato almeno una struttura ricettiva, mezzo di trasporto o extra, e il 42% prenoterà nei prossimi mesi.

TRA LE PRINCIPALI BARRIERE, LA PANDEMIA
Tuttavia, il 23% degli italiani quest'anno probabilmente o certamente non andrà in vacanza, e tra i motivi c'è soprattutto il timore del rischio di contagio (43% di chi non pensano che andranno in vacanza). Significativa anche la quota di chi ammette di non voler organizzare una vacanza in condizioni restrittive che renderebbero l'esperienza sgradevole: sono il 33% di coloro che non andranno in vacanza, e addirittura il 47% dei giovani tra i 18 anni - 35 anni. Tra i motivi indirettamente legati alla pandemia, le difficoltà economiche: il 32% non andrà in vacanza per evitare di dover affrontare i costi, quota che aumenta soprattutto nella fascia d'età 50-64, dove chi è frenato da ragioni economiche salire al 43%.

UNA VACANZA TANTO NECESSARIA  
Ma che ruolo giocano le vacanze quest'anno, soprattutto alla luce del periodo che stiamo vivendo? Il 47% degli italiani afferma di averne bisogno ancora più che in passato, soprattutto a causa del Covid19 e delle conseguenze fisiche e psicologiche che la pandemia ha portato. Ad ammetterlo sono soprattutto le donne (50%) e i giovani tra i 25 e i 44 anni (54%). La pandemia, infatti, non solo ha aumentato rispetto a prima la necessità di fuggire e andare in vacanza, ma ha anche conseguenze pratiche nella scelta e nell'organizzazione della vacanza stessa. Nella pianificazione delle proprie vacanze, il 29% cercherà di prendere in considerazione mete e periodi meno frequentati, il 21% preferirà le destinazioni più vicine a casa  o in Italia, mentre il 20% terrà sicuramente in considerazione le proprie possibilità economiche.

DESTINAZIONI E STRUTTURE RICETTIVE
Nonostante alcune scelte possano essere cambiate a causa del contesto in cui ci troviamo, alcune preferenze rimangono stabili. Decisamente chiara è la preferenza per le località balneari (indicata dal 74% degli intervistati), anche se il 15% sceglierà una vacanza itinerante, il 13% visiterà una città d'arte e il 10% andrà in piccoli borghi. Nella scelta delle strutture ricettive emerge la preferenza per la seconda casa o eventualmente una casa in affitto (53%), mentre il 37% andrà agli alberghi e il 22% agli agriturismi. Per spostarsi e recarsi nel luogo dove trascorreranno le vacanze, l'83% utilizzerà l'auto.

TUTTO È ORGANIZZATO ON LINE
Il digitale emerge come uno strumento a cui affidarsi per la ricerca delle informazioni e per l'organizzazione delle vacanze, un cambiamento sicuramente già in atto prima della pandemia. Ad oggi il 40% degli italiani cerca location o informazioni per organizzare vacanze online, su siti web o blog di enti o strutture. Quasi uguale la quota di chi legge online le recensioni di altri turisti o viaggiatori che hanno avuto la stessa esperienza (39%) o che si affidano ai consigli di parenti o amici (35%). Una quota minore, ma comunque significativa, si basa invece su articoli o riviste a tema viaggi e vacanze che capita loro di leggere (19%), ma sono soprattutto i Baby Boomer che continuano a preferire media diversi dal digitale. Il divario demografico è ancora più marcato se ci concentriamo sulla quota di italiani che si dice informata attraverso la pubblicità sui social media (9%) e la pubblicità televisiva (6%): sono infatti per la maggior parte Millennials.
 
A cura della redazione di Avion Tourism Magazine
Fonte testo e foto: © Ufficio Stampa Doxa
Foto Visual: Copyright © Sisterscom.com / camilla casablanca / Depositphotos
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