11 febbraio 2019
Airbus e JSAT insieme per il terzo nodo della SpaceDataHighway
Tecnologia laser all’avanguardia per la prima rete al mondo in “fibra ottica” nello spazio
Airbus e l’operatore satellitare di telecomunicazioni giapponese SKY Perfect JSAT hanno siglato un accordo di cooperazione per la preparazione della progettazione del nodo EDRS-D. Questo terzo nodo di comunicazione del sistema SpaceDataHighway sarà posizionato sopra la regione Asia-Pacifico entro il 2025. EDRS-D porterà a un significativo incremento della capacità di comunicazione del sistema e amplierà notevolmente la sua copertura.
L’accordo è relativo al cofinanziamento degli studi di progettazione e sviluppo del payload del satellite, nonché del sistema nel suo insieme, oltre alla commercializzazione del servizio SpaceDataHighway da parte di SKY Perfect JSAT in Giappone. Con questo accordo, l’importo totale dell’investimento nell’estensione della SpaceDataHighway raggiunge circa 15 milioni di euro.
Il futuro payload di EDRS-D consisterà in tre terminali di comunicazione laser (LCT) di nuova generazione, che consentiranno la comunicazione simultanea con vari satelliti, nonché con aeromobili e veicoli aerei senza equipaggio - UAV. Questi terminali laser avranno una larghezza di banda più ampia e una capacità di comunicazione bidirezionale e interoperabile con i terminali laser giapponesi. Questo consentirà una maggiore portata per i collegamenti incrociati con gli altri satelliti geostazionari della SpaceDataHighway, fino a una distanza di 75.000 km, permettendo una trasmissione dei dati quasi in tempo reale dall’altra parte del mondo.
Basata su una tecnologia laser all’avanguardia, la SpaceDataHighway è la prima rete al mondo in “fibra ottica” nello spazio. Si tratterà di un sistema unico di satelliti in orbita geostazionaria permanentemente fissati al di sopra di una rete di stazioni terrestri, il primo dei quali – EDRS-A – è già nello spazio. Ogni giorno il servizio può trasmettere fino a 40 terabyte di dati acquisiti attraverso osservazioni satellitari, UAV e aeromobili con equipaggio a una velocità di 1,8 Gbit/s.
I satelliti di SpaceData Highway sono progettati per collegarsi via laser ai satelliti di osservazione terrestre in orbita bassa e raccogliere i loro dati mentre viaggiano a migliaia di chilometri sotto di loro, scansionando terra e oceani.
Il sistema SpaceDataHighway, cha agisce da nodo di trasmissione dati, invia immediatamente sulla Terra i dati raccolti dalla sua posizione più elevata in orbita geostazionaria.
Questo processo consente ai satelliti di osservazione di trasferire ininterrottamente le informazioni che stanno raccogliendo, invece di doverle memorizzare fino a quando non si trovano in corrispondenza della propria stazione terrestre. In questo modo possono pertanto inviare più dati e con maggiore rapidità.
I satelliti di SpaceData Highway sono progettati per collegarsi via laser ai satelliti di osservazione terrestre in orbita bassa e raccogliere i loro dati mentre viaggiano a migliaia di chilometri sotto di loro, scansionando terra e oceani. Il sistema SpaceDataHighway, cha agisce da nodo di trasmissione dati, invia immediatamente sulla Terra i dati raccolti dalla sua posizione più elevata in orbita geostazionaria. Questo processo consente ai satelliti di osservazione di trasferire ininterrottamente le informazioni che stanno raccogliendo, invece di doverle memorizzare fino a quando non si trovano in corrispondenza della propria stazione terrestre. In questo modo possono pertanto inviare più dati e con maggiore rapidità.
Dalla fine del 2016 il sistema SpaceDataHighway ha trasmesso quotidianamente le immagini della Terra acquisite dai quattro satelliti di osservazione Sentinel del programma Copernicus. Questo ha incrementato il volume dei dati trasmessi dai satelliti verso l’Europa di circa il 50% nel caso di Sentinel-1 e ridotto da 10 a 5 giorni il tempo necessario per mappare l’intero globo da parte di Sentinel-2.
Il sistema SpaceDataHighway è stato sviluppato nell’ambito di una partnership pubblico-privata fra l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e Airbus, mentre i terminali laser sono stati sviluppati da Tesat-Spacecom e da DLR German Space Administration. Lanciato nel gennaio 2016, il primo satellite relay EDRS-A, offre una copertura che va dalla costa Est americana all’India. Un secondo satellite sarà lanciato a metà 2019 e consentirà di raddoppiare la capacità del sistema ed estendere la sua copertura e ridondanza.
A cura di Alisè Vitri
Fonte, Foto, Video: Ufficio Stampa Airbus
Visual: Sisterscom.com, Shutterstock
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