03 febbraio 2023

Dior Haute Couture Spring-Summer 2023

La collezione Printemps-Été 2023 scuote la visione dell'haute couture che può diventare radicale gesto di consapevolezza del proprio valore e della propria forza

Per Maria Grazia Chiuri ogni haute couture défilé è un'occasione per esplorare i complessi processi di pensiero connessi a un indumento costruito per un corpo. Il capo couture è un capo-corpo. Un corpo-casa. Un corpo-manifesto.

Dior Haute Couture Spring-Summer 2023. Copyright © Dior.

Questa collezione Dior primavera-estate 2023 è guidata da Joséphine Baker, la cantante e ballerina afroamericana che ha lasciato negli Stati Uniti a metà degli anni '20 per la città cosmopolita di Parigi, meta da sogno di artisti, scrittori e stilisti. Icona glamour, incarna la modernità di quegli anni, la trasgressione degli stereotipi e pregiudizi, la commistione di culture ed esperienze condivise che hanno animato in modo particolare il vibrante mondo del cabaret. Avendo acquisita la cittadinanza francese, fu acclamata dall'Europa del dopoguerra e si esibì allo Strand Theatre e al Carnegie Hall, New York, vestite alla francese, come le creazioni Dior che hanno coronato il suo carisma e il suo successo.

Le fotografie di Joséphine Baker, la cui energia è sottolineata dalla tonalità del bianco e nero, compongono una forma di sartorialità biografia (catturandola come ballerina, intrattenitrice, membro della Resistenza francese, attivista per i diritti civili degli afroamericani, umanista e benefattrice universale), la storia esemplare di un pioniere, un modello. L'accogliente, intimo camerino che precede il suo ingresso in scena è evocato da una serie di cappotti, che ricordano l'accappatoio, che nasconde e protegge.

Realizzati in velluto leggero, stropicciato e dinamico, oppure trapuntati, si aprono su capi di intimo in raso leggero che si trasformano nei protagonisti stessi, le loro tonalità cipriate e il nero che forniscono un'interpretazione contemporanea dei classici degli anni '50.

I vestiti scivolano sul corpo e lo accarezzano. In seta, in velluto, spesso con effetto stropicciato, ritmo sincopato, respiro vitalità nel tessuto. Il ricamo è delicato. Piccole borchie argentate e paillettes occupano lo spazio e assorbono la passerella luci per rifletterli sul pubblico. Frange nei toni dell'argento e dell'oro accompagnano e ingigantiscono la coreografia di i movimenti abbozzati dal corpo.

I tailleur e i cappotti rendono omaggio ai tessuti maschili cari a Monsieur Dior. La lunghezza, sempre sopra la caviglia, svela scarpe con tacco e suole imponenti. La messa in scena dello spettacolo dell'artista afroamericana Mickalene Thomas celebra le donne nere e di razza mista, come Joséphine Baker, che si sono evolute rompendo le barriere razziali e andando controcorrente. Lei svela il profondo significato di questa collezione e scuote la visione dell'haute couture, l'essenza della moda che può diventare radicale gesto di consapevolezza del proprio valore e della propria forza.

Una scenografia unica, ideata appositamente da Mickalene Thomas. Per l'allestimento della sfilata Dior haute couture primavera-estate 2023, Maria Grazia Chiuri ha intessuto un nuovo dialogo creativo con Mickalene Thomas, emblematica artista afroamericana, classe 1971, con la quale aveva già collaborato sulla collezione Dior Cruise 2020, presentata a Marrakech, in Marocco. In quell'occasione, il direttore creativo di Dior donna le avevano dato carta bianca per reinterpretare l'iconica silhouette del New Look.

Il lavoro di Mickalene Thomas esplora i temi della celebrità, della femminilità e del potere, sfidando lo sguardo maschile mentre si interroga i canoni predominanti della storia dell'arte. Si esprime attraverso la pittura e idea collage mescolando immagini stampate, fotografie e altri elementi materiali, spesso utilizzando iconografie di artisti famosi, al fine di contestare le norme sociali e ideali di bellezza femminile nel corso dei secoli.

Concepita appositamente per questa sfilata Dior, la sua decorazione incarna un nuovo pantheon di donne, nato da una conversazione dedicata all'importanza delle figure femminili nere e meticce che sono diventate esemplari scegliendo di pensare e agire diversamente. Ritratti giganti di una serie di personaggi pubblici eccezionali (elaborati con ricami ideati dagli atelier Chanakya e Chanakya School of Craft su una base tessile stampata) prendono il sopravvento sull'ambientazione dello spettacolo.

Sono un eterogeneo, eclettico gruppo (fonte di ispirazione in tutti i continenti) che ha messo in discussione lo status quo e ha realizzato imprese. Così come Giuseppina Baker e Nina Simone, includono le supermodelle Donyale Luna e Naomi Sims, Dorothy Dandridge, la prima afro-donna americana ad essere nominata per l'Oscar come migliore attrice e Hazel Scott, la prima donna afroamericana ad avere il suo programma televisivo.

“Queste donne hanno infranto molte barriere in televisione, cinema, moda e attivismo sociale. È a causa della loro determinazione e dei loro sacrifici che oggi sono in grado di fare questo lavoro ed essere l'artista che sono", afferma Mickalene Thomas. I ritratti realizzati da Mickalene Thomas rappresentano: Joséphine Baker, Diahann Carroll, Dorothy Dandridge, Marpessa Dawn, Ophelia DeVore, Lena Horne, Eartha Kitt, Donyale Luna, Josephine Premice, Hazel Scott, Nina Simone, Naomi Sims, Elena Williams.

A cura della redazione, Avion Luxury Magazine

Fonte testo e foto: Ufficio Stampa Dior

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