15 aprile 2023
Cresce l'area imbarchi A di Fiumicino
Quasi 25.000 mq con 22 gate per 6 milioni di passeggeri in partenza ogni anno e un nuovo sistema di riconsegna bagagli con capacità aggiuntiva di 3 milioni di passeggeri l’anno
A meno di un anno dall’inaugurazione dell’area di imbarco A del Leonardo da Vinci, è stata riaperta la nuova area d’imbarco del Terminal 1, con una capacità di 6 milioni di passeggeri in partenza ogni anno verso destinazioni nazionali e Schengen.
Si tratta di un’infrastruttura all’avanguardia, dotata di 22 gate, di cui oltre la metà attrezzati con pontili per l’imbarco. In linea con gli investimenti realizzati da ADR, anche per questo progetto si è puntato su qualità, sostenibilità e innovazione. In particolare, gli interventi effettuati hanno riguardato tutte le componenti strutturali e impiantistiche, per una progettazione rivolta a massimizzare gli spazi dedicati ai passeggeri e agevolarne l’orientamento. In questa logica, grande novità la possibilità per i passeggeri, inquadrando un QR code posizionato sui leadwall dei gate di imbarco, di ascoltare via podcast una guida della destinazione di arrivo con curiosità e luoghi da non perdere che può essere scaricata e portata anche in volo. Il podcast prodotto è frutto della collaborazione tra Aeroporti di Roma e Chora Media, e rientra nel progetto congiunto “Audioporto di Roma Fiumicino”, che punta a divulgare notizie, storia e arte grazie a varie serie di podcast tematici.
Nella nuova area d’imbarco, con una superficie complessiva di quasi 25.000 mq, sono previsti 12 nuovi loading bridges per l’imbarco diretto sull’aeromobile, 44 self boarding gate, oltre a colonne digitali integrate nelle strutture. Nella zona arrivi, inoltre, è stato installato un nuovo sistema di smistamento bagagli, con 3 nuovi nastri di riconsegna bagagli per una capacità aggiuntiva di ulteriori 3 milioni di passeggeri l’anno. L’infrastruttura è stata realizzata adottando i più moderni protocolli ambientali, senza effettuare alcuno scavo o aumentare di un solo metro cubo l’infrastruttura esistente e riutilizzando i materiali di costruzione, testimoniando inoltre l’eccellenza italiana da un punto di vista ingegneristico e architettonico. Grazie a questi interventi si potranno ottenere performance energetiche ottimali e consumi ridotti rispetto al passato.
A dare il benvenuto ai passeggeri l’opera donata ad Aeroporti di Roma denominata “LEO” da Marco Lodola, artista che in occasione dei 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci ha voluto rappresentarlo con led luminosi in tanti e diversi colori, in omaggio alla sua luce geniale.
Grazie alla lunga e proficua collaborazione con il Teatro dell’Opera e l’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, inoltre, durante l’evento passeggeri e ospiti sono stati intrattenuti da due performance musicali.
L’operatività è iniziata con il primo volo l’AZ2010 di ITA delle ore 07.00 per Milano (Linate).
La ristrutturazione
L’infrastruttura, aperta nel 1991, è stata chiusa a luglio 2020 in seguito agli effetti sul traffico aereo indotti dal Covid19. La ristrutturazione, iniziata nell’ottobre del 2022, ha comportato un’ottimizzazione degli spazi operativi con l’obiettivo di aumentare il comfort generale dell’aerostazione. É in questa ottica che l’impostazione funzionale dell’area è stata razionalizzata, garantendo spazi più ampi ai gate, miglioramento tecnologico e nuove aree commerciali. Gli interventi completati consentono un aumento della visibilità dei servizi al passeggero, l’incremento della luminosità degli ambienti grazie all’utilizzo della luce naturale e altezze più ampie dei controsoffitti.
L’impronta “green”
Il concept architettonico dell’area è stato realizzato mediante l’uso delle più avanzate tecnologie edilizie e dei migliori standard di tutela ambientale. Tutta la progettazione e lo sviluppo è “Made in Italy”, curata dal team di architetti e ingegneri di ADR Ingegneria secondo la metodologia Building Information Modeling (BIM), che consente un dialogo in tempo reale tra le diverse componenti di progetto in ottica di abbattere la possibilità di errore e massimizzare la qualità della progettazione.
Il ‘Salvator Mundi’: l’ultima opera del Bernini
Grazie alla collaborazione con il Fondo Edifici di Culto del Ministero dell’Interno, i passeggeri in partenza potranno ammirare l’ultima opera del Bernini, il ‘Salvator Mundi’, testamento spirituale del grande artista, realizzata intorno al 1679 e proveniente dalla Basilica di San Sebastiano Fuori le Mura. L’esposizione si inserisce nella più generale strategia dello hub Leonardo da Vinci di promozione dell’arte e della cultura territoriali e nazionali presso passeggeri italiani ed esteri.
L’opera era stata destinata alla regina Cristina di Svezia, alla quale Bernini era legato da profonda stima e amicizia. Alla morte della regina, il Busto venne donato a Papa Innocenzo X, ma dopo ulteriori passaggi se ne persero le tracce. Fu ritrovato nella chiesa romana solo recentemente, circa vent’anni fa.
La scultura raffigura Cristo benedicente a mezzo busto: il volto di Cristo, adornato da una lunga capigliatura, si gira verso destra e ha una espressione di grande serenità e maestosità, mentre la mano destra in atto di benedire si accosta al petto verso sinistra. Un ricco panneggio avvolge il busto e contribuisce, con le pieghe profonde che creano un forte contrasto tra luci e ombre, a creare un senso di movimento accentuato dal leggero contrapposto del corpo. L’opera si presenta carica di intensità spirituale che, nel progetto originale, era accentuata dalla presenza di un basamento sottostante costituito da due angeli inginocchiati che sorreggono con entrambi le mani il simulacro, in modo che l’immagine del Cristo venisse portata in trionfo. La scultura di 106 cm. di altezza x 105 di larghezza e 65 spessore è il testamento spirituale del grande artista che ormai alla fine della sua vita volle consegnare al mondo le sue riflessioni sulla vita e la morte.
L’inaugurazione ha visto gli interventi, tra gli altri, del Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, del Sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi, del Presidente dell’Enac, Pierluigi Di Palma, dell’Amministratore Delegato di ITA Airways, Fabio Lazzerini, del Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, del Sindaco della Città Metropolitana e Comune di Roma, Roberto Gualtieri, del Vice Sindaco di Fiumicino, Ezio di Genesio Pagliuca e del Prefetto Fabrizio Gallo, Direttore del Fondo Edifici di Culto del Ministero dell’Interno. Per il Gruppo, sono intervenuti il Presidente di Mundys Giampiero Massolo, il Presidente di ADR, Claudio De Vincenti e l’Amministratore Delegato di ADR, Marco Troncone.
"Oggi - ha dichiarato l’Amministratore Delegato di Aeroporti di Roma, Marco Troncone – celebriamo la conclusione di un ulteriore traguardo del progetto di espansione e rivisitazione del Terminal 1, che segue l’apertura del Molo A dello scorso anno. Una tappa importante del grande programma di investimenti di ADR da 10 miliardi di euro al 2046 – di cui 2,5 già realizzati – che ha portato Fiumicino nell’élite globale come qualità del servizio, sostenendo la connettività internazionale dell’Italia e alimentando l’indotto socio-economico: in questo senso, è la testimonianza di un’azienda che mantiene le promesse e supera le aspettative. Con questo potenziamento ci prepariamo al meglio per i prossimi grandi appuntamenti internazionali, primo fra tutti il Giubileo 2025. Continuiamo ad investire con l’ambizione di rappresentare, anche all’estero, un modello di aeroporto in cui emerga, oltre alla qualità, l’innovazione e la sostenibilità in tutte le relative declinazioni, anche l’impegno a valorizzare il patrimonio storico e artistico della Nazione, rappresentato in questa occasione da uno straordinario capolavoro del Bernini”.
“Come Mundys, siamo profondamente impegnati nel supportare il piano di sviluppo di ADR che, ad oggi, ha trasformato lo scalo della Capitale in uno degli aeroporti più apprezzati del mondo” ha dichiarato il Presidente di Mundys, Giampiero Massolo. “Fiumicino – ha proseguito - rappresenta per noi un simbolo del modo in cui vogliamo gestire le infrastrutture, coniugando innovazione tecnologica e attenzione all’ambiente per offrire il miglior servizio possibile ai nostri passeggeri. A livello globale, stiamo attuando un piano quinquennale di investimenti, del valore di oltre 10 miliardi di euro, il cui scopo è innovare le nostre infrastrutture presenti in 24 Paesi, agendo in una logica di mobilità integrata. In questo senso, la collaborazione con i Governi e le altre istituzioni locali, oltre che la stabilità regolatoria, sono requisiti fondamentali per cogliere le nuove sfide della modernità e avviare una rivoluzione del settore infrastrutturale che, dall’Italia, guarda al resto del mondo. Il nostro obbiettivo, nei prossimi 5 anni, è diventare il principale operatore di mobilità integrata a livello globale e sono lieto che il nuovo molo e l’ampliamento dell’area di imbarco A rappresentino il primo investimento che, come Mundys, mettiamo da oggi a disposizione dei nostri passeggeri” ha dichiarato il Presidente di Mundys, Giampiero Massolo.
A cura della Redazione, Avion Tourism Magazine
Fonte testo e foto visual: Copyright © Ufficio Stampa Adr
Foto Roma: Copyright © Sisterscom.com / Shutterstock
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