31 ottobre 2024
A Roma la mostra "Roma pittrice"
"Artiste al lavoro tra XVI e XIX secolo” al Museo di Roma a Palazzo Braschi fino al 23 marzo 2025 per raccontare la presenza artistica delle donne nella Roma capitale
Le numerose artiste che tra il XVI e il XIX secolo scelsero Roma come centro di formazione e luogo di produzione artistica, contribuendo a una ricca e diversificata eredità culturale spesso ignorata dalla storiografia, sono protagoniste della mostra “Roma Pittrice. Artiste al lavoro tra XVI e XVIII secolo”. L'esposizione, visitabile al Museo di Roma a Palazzo Braschi dal 25 ottobre 2024 al 23 marzo 2025, riporta alla luce l'opera e il talento di queste figure straordinarie.
Mostra “Roma pittrice. Artiste al lavoro tra XVI e XIX secolo”. Allestimento. Copyright © Monkeys Video Lab
Un progetto espositivo di ampio respiro
L'esposizione raccoglie circa 130 opere realizzate da 56 artiste, alcune stabilmente attive a Roma, altre presenti per periodi più o meno prolungati. La mostra prende avvio dalle collezioni dei Musei Civici della Sovrintendenza Capitolina, con una cinquantina di opere provenienti dalla Galleria d’Arte Moderna, dal Museo Napoleonico, dalla Pinacoteca dei Musei Capitolini e, in particolare, dal Museo di Roma. Si collega poi a collezioni prestigiose di musei nazionali e internazionali, tra cui l'Accademia di San Luca a Roma, l'Accademia di Brera a Milano, le Gallerie degli Uffizi a Firenze, la Pilotta di Parma, i Musei Reali di Torino, la National Portrait Gallery di Londra e il Museo Thorvaldsen di Copenaghen.
Mostra “Roma pittrice. Artiste al lavoro tra XVI e XIX secolo”. Allestimento. Copyright © Monkeys Video Lab
Le protagoniste dell'arte romana
L’obiettivo dell’esposizione è ricostruire le vicende professionali e biografiche di artiste il cui talento è stato spesso ignorato o oscurato. Tra le protagoniste, Maria Felice Tibaldi Subleyras, Angelika Kaufmann, Laura Piranesi, Marianna Candidi Dionigi, Louise Seidler ed Emma Gaggiotti, le cui opere erano conservate nei depositi, così come figure più celebri come Lavinia Fontana, Artemisia Gentileschi e Giovanna Garzoni. A fianco di questi nomi spiccano altre artiste meno conosciute, come Giustiniana Guidotti, Ida Botti e Amalia De Angelis, la cui produzione artistica è stata riscoperta grazie a recenti ricerche.
Mostra “Roma pittrice. Artiste al lavoro tra XVI e XIX secolo”. Allestimento. Copyright © Monkeys Video Lab
Un percorso tematico e cronologico
Il percorso espositivo, strutturato cronologicamente e per tematiche, illustra il progressivo inserimento delle pittrici nel mercato artistico internazionale e la conquista, lenta ma determinata, dell'accesso alla formazione nelle principali istituzioni di Roma, come l’Accademia di San Luca e l’Accademia dei Virtuosi al Pantheon. Roma si conferma così non solo come luogo di apprendimento e mercato, ma come un centro vitale per l’affermazione delle artiste, che con il proprio lavoro hanno contribuito a consolidare la fama della città come punto di riferimento per le carriere creative nell’età moderna. Il titolo della mostra richiama la tradizione storiografica sei-settecentesca, che attribuiva a varie scuole pittoriche italiane, come Bologna nella “Felsina Pittrice” di Malvasia, una propria identità artistica. Allo stesso modo, questa esposizione vuole restituire alle artiste il ruolo centrale nella Roma Capitale delle Arti tra il XVI e il XIX secolo.
Mostra “Roma pittrice. Artiste al lavoro tra XVI e XIX secolo”. Allestimento. Copyright © Monkeys Video Lab
Le sezioni della mostra
Ad accogliere i visitatori all’ingresso della mostra è il ritratto di un’artista ignota, dipinta da Pietro Paolini nei primi decenni del XVII secolo, che, con sguardo intenso e strumenti di lavoro in mano, incarna la fierezza del mestiere.
La prima sala è dedicata alla bolognese Lavinia Fontana, con opere mai esposte prima, incluso un raro autoritratto su rame. Seguono tre opere di Artemisia Gentileschi, che illustrano diverse fasi della sua carriera: Cleopatra, ispirata alla statuaria classica; L’Aurora, dall’iconografia originale; Giuditta e la serva con la testa di Oloferne, una rivisitazione in toni più cupi di un’opera del padre Orazio. Spicca anche l’unica opera nota di Giustiniana Guidotti, esposta per la prima volta, su cui compare la sua firma, simbolo di visibilità per le artiste.
Un’intera sala è dedicata alla natura morta, un genere nel quale eccelsero Laura Bernasconi e Anna Stanchi. Un prezioso album dell’Accademia di San Luca, con miniature botaniche dell’ascolana Giovanna Garzoni, rappresenta un prestito eccezionale.
La sezione si chiude con due ulteriori sale: una dedicata al ritratto, con opere come l’unico dipinto noto di Claudia Del Bufalo, raffigurante la sorella Faustina in abito nuziale, e un’altra incentrata sulla grafica, la miniatura e sull’architetta Plautilla Bricci, rappresentata da alcuni prospetti ottocenteschi della sua celebre Villa del Vascello.
Mostra “Roma pittrice. Artiste al lavoro tra XVI e XIX secolo”. Allestimento. Copyright © Monkeys Video Lab
Il percorso ottocentesco e i ritratti delle protagoniste
L’artista internazionale Angelika Kauffmann è rappresentata da cinque opere che raccontano la sua attività a Roma, dove la sua casa-atelier divenne punto di incontro per intellettuali. L’esposizione prosegue con l’incisora Laura Piranesi e altre artiste come Élisabeth Vigée, Caterina Cherubini e Maria Felice Tibaldi, che riuscirono a ottenere successo nelle accademie e sul mercato.
Nel XIX secolo, il percorso espositivo si arricchisce di ritratti e autoritratti che ritraggono artiste, cantanti, attrici e intellettuali, riflettendo la determinazione delle donne che contribuirono al cambiamento sociale. Tra le opere, il Ritratto di famiglia di Emma Gaggiotti e la sua Venere degli Uffizi e Sacra Famiglia dei Vaticani, entrambe recentemente restaurate.
Mostra “Roma pittrice. Artiste al lavoro tra XVI e XIX secolo”. Allestimento. Copyright © Monkeys Video Lab
La conclusione della mostra
Il percorso si chiude con tre sale tematiche: soggetti religiosi e storici, ritratti, e paesaggi e nature morte. Nel XIX secolo, le artiste romane godono di maggiore libertà rispetto al passato e i loro numeri aumentano, con figure come Erminia De Sanctis e Virginia Barlocci, le cui opere emergono sia dalle collezioni capitoline sia dal mercato antiquario, rendendo queste artiste una novità assoluta per il pubblico.
La mostra si conclude con una mappa, disponibile sia esposta che in formato depliant, che guida i visitatori a scoprire le opere delle artiste presenti in luoghi pubblici di Roma.
A completamento della mostra, un ciclo di incontri aperti al pubblico, con esperti internazionali e studiosi di gender studies, approfondirà il ruolo delle donne in vari ambiti culturali e storici.
La mostra è accessibile a un pubblico ampio e sono previsti approfondimenti audio e visite tattili per persone con disabilità visive e uditive, rendendo l’esposizione inclusiva e aperta a tutti. Promossa da Roma Capitale e dall’Assessorato alla Cultura - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, la mostra è curata da Ilaria Miarelli Mariani, Direttrice della Direzione Musei Civici della Sovrintendenza Capitolina, e da Raffaella Morselli, docente della Sapienza Università di Roma, con il supporto di Ilaria Arcangeli (Ph.D, Università di Chieti Gabriele D'Annunzio). L’organizzazione è affidata a Zètema Progetto Cultura, mentre il catalogo è pubblicato da Officina Libraria.
Mostra “Roma pittrice. Artiste al lavoro tra XVI e XIX secolo”
Quando: 25 ottobre 2024 - 23 marzo 2025. Dove: Museo di Roma - Palazzo Braschi (sale I piano), Piazza San Pantaleo, 10 - Piazza Navona, 2 - Roma. Orari: dal martedì alla domenica ore 10:00-19:00. Ultimo ingresso un'ora prima della chiusura. 24 e 31 dicembre 10:00-14:00. Giorni di chiusura lunedì e 25 dicembre. Biglietti: intero 13,00€, ridotto 11,00€. Info: Tel. 060608.
A cura della Redazione di Avion Tourism Magazine
Fonte testo e foto: Ufficio Stampa Mostra
Foto: Copyright © Monkeys Video Lab
Foto Roma: Copyright © Sisterscom.com / Shutterstock
Roma. Foto: Copyright © Sisterscom.com / Shutterstock
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