L'Europa si mobilita per il futuro del suolo

Il Parlamento Europeo ha recentemente adottato una posizione significativa sulla proposta della Commissione per una nuova legge sul monitoraggio del suolo. Questa rappresenta il primo vero e proprio intervento legislativo dell'UE dedicato esclusivamente alla salute dei suoli. Con 336 voti favorevoli, 242 contrari e 33 astensioni, la legge si pone l'ambizioso obiettivo di garantire suoli sani entro il 2050.

 

I membri del Parlamento Europeo (MEP) hanno espresso un chiaro supporto per il piano volto a raggiungere una condizione di suoli sani entro il 2050. Questa iniziativa è in linea con l’ambizione dell'Unione Europea di zero inquinamento e prevede la creazione di una definizione armonizzata di "salute del suolo". Il quadro normativo mira a stabilire un sistema di monitoraggio completo e coerente, essenziale per promuovere una gestione sostenibile del suolo e per affrontare la bonifica dei siti contaminati.

 

Il movimento Salva il Suolo, supportato da importanti organizzazioni internazionali come UNCCD, UNEP, UNFAO, IUCN e il Programma Alimentare Mondiale, ha partecipato attivamente alle consultazioni con la Commissione Europea su questa nuova legge. Praveena Sridhar, Chief Technical Officer di Save Soil, ha accolto con entusiasmo l'approvazione della legge, definendola un “passo vitale in avanti”. Sridhar ha sottolineato l'importanza della legge per fermare il degrado rapido dei suoli in Europa, evidenziando come suoli sani siano fondamentali per la sicurezza alimentare, la sicurezza idrica, la biodiversità e la capacità di sequestro del carbonio.

 

Nonostante le sfide, l'approvazione della nuova legge offre una grande opportunità per migliorare la gestione del suolo. Il movimento Save Soil sta sollecitando i governi ad adottare misure per garantire che i suoli agricoli contengano tra il 3% e il 6% di materia organica. Questo è cruciale per assicurare che i suoli siano vivi, sani e capaci di prosperare in modo sostenibile.

 

Secondo Sridhar, un aspetto fondamentale per la nuova legge dovrebbe essere l'inclusione della materia organica del suolo e del livello di vita microbica come parametri per misurare la salute del suolo. “Solo quando i suoli sono vivi la loro salute può essere ripristinata”, ha spiegato.

La nuova normativa obbligherà i paesi dell'UE a monitorare e valutare la salute di tutti i suoli nel loro territorio. Questo monitoraggio permetterà alle autorità nazionali di applicare descrittori che illustrino meglio le caratteristiche di ciascun tipo di suolo a livello locale.

Attualmente, si stima che tra il 60% e il 70% dei suoli europei non sia in condizioni di salute ottimali, con un impatto economico negativo che costa all'UE almeno 50 miliardi di euro all'anno. A livello globale, il degrado del suolo interessa negativamente 3,2 miliardi di persone, e secondo la FAO, entro il 2050, il 90% dello strato superficiale del suolo terrestre potrebbe essere a rischio.

 

L'approvazione della legge rappresenta un passo significativo verso la salvaguardia della salute del suolo e, di conseguenza, del nostro futuro. La collaborazione tra governi, organizzazioni internazionali e movimenti come Save Soil è essenziale per garantire che i suoli europei possano tornare a essere una risorsa vitale, capace di sostenere la biodiversità e la sicurezza alimentare, contribuendo al contempo alla lotta contro il cambiamento climatico.

 

Save Soil continua a sostenere i governi nella creazione di politiche efficaci per la salute del suolo, promuovendo un approccio sostenibile che possa avere effetti positivi duraturi non solo per l'ambiente, ma anche per le generazioni future.