03 agosto 2019

Il futuro dell’aeroporto di Taranto-Grottaglie tra cielo e spazio

Lavori fino al 2030 per voli commerciali e voli commerciali suborbitali per lo spazio porto italiano
L’aeroporto “Marcello Arlotta” di Taranto-Grottaglie si appresta a cambiare volto. Il Piano di interventi al 2030, tra i quali rientra il riassetto funzionale dell’aerostazione passeggeri, è stato presentato stamani dal Vice Presidente di Aeroporti di Puglia, Antonio Vasile e dal Direttore Tecnico della società nel corso di un incontro al quale sono intervenuti il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, l’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Cosimo Borraccino, il Presidente della Provincia di Taranto Giovanni Gugliotti e i Sindaci di Taranto, Rinaldo Melucci, Monteiasi, Cosimo Ciura, Carosino, Arcangelo Sapio, Statte, Francesco Andrioli.
 
“C'è un bellissimo progetto - ha detto il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano - che oggi Aeroporti di Puglia sta presentando per rendere più attrattiva possibile l’aerostazione di Taranto-Grottaglie. E stiamo attivando tutte le relazioni possibili con le compagnie aeree su questo aeroporto: non è semplice perché le previsioni di traffico da Taranto non sono ancora sufficienti per gestire un aeroporto di questa importanza, rimane quindi fondamentale la necessità di far riprendere il ciclo economico della città. Taranto è la seconda città della Puglia, se questa città riparte avrà anche traffico aereo sufficiente a gestire e a rendere economica la gestione di voli per qualunque destinazione del mondo. Insomma, non si può lavorare su un aeroporto e basta, si deve lavorare sull'intera provincia. E soprattutto bisogna stare uniti, non bisogna litigare, bisogna avere la forza alle volte pensino di ingoiare qualche piccola gaffe da parte dei propri interlocutori, perché Taranto deve fare dell'armonia e della forza interiore l'elemento per spingersi oltre i propri limiti. La città è meravigliosa, i cittadini sono straordinari, hanno accumulato purtroppo quella energia che si chiama rabbia e che io conosco bene perché l'ho vissuta in tante occasioni. Qualcuno dice che sono un po' ossessionato da Taranto e da questa provincia, ebbene, è vero. Mi sono fatto ossessionare da questa grande energia, perché sono certo che quando Taranto sarà al massimo regime, la Puglia avrà raddoppiato la sua performance. Il destino di Taranto è essere al servizio di una Puglia che trainerà tutto il Mezzogiorno. Io a questa cosa credo e il potenziamento dell'aeroporto è in funzione di questa visione”.
 
 
Quattro le fasi previste dal Piano di Sviluppo dell'aeroporto, approvato dall'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile, che definisce e pianifica tutti gli interventi fino al 2030 in coerenza con:
  • il Piano Nazionale degli Aeroporti, che classifica lo scalo come "Aeroporto di interesse nazionale";
  • la Disposizione del D.G. di ENAC (n. 20 del 14 luglio 2014), che qualifica l'aeroporto come idoneo a svolgere, oltre alle attività di traffico commerciale passeggeri, anche quelle connesse alla definizione di "piattaforma logistica per le attività di sviluppo, ricerca e sperimentazione di prodotti aeronautici";
  • il Quadro degli interventi previsti dal Piano Regionale dei Trasporti;
  •  l'Atto di indirizzo (n. 250 del 9.5.2018) del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti che ha individuato Taranto-Grottaglie quale spazio porto nazionale per le esigenze dei voli commerciali suborbitali.
 
Inoltre, per gli aspetti ambientali, il Piano di Sviluppo ha anche ottenuto la valutazione favorevole da parte del Ministero dell'Ambiente con il rilascio del Decreto VIA (n. 123 del 6 maggio 2019). 
 
 
Per la parte specifica riferita all’aerostazione passeggeri, gli interventi prevedono una riqualifica funzionale e richiamano le richieste di ENAC in ordine all’adeguamento sismico e al contenimento dei consumi, attraverso interventi di efficientamento e risparmio energetico che prevedono il totale rifacimento della parte impiantistica e la realizzazione di un impianto fotovoltaico per circa 50 kW (produzione media annuale di circa 72.000 kWh).
 
Sotto il profilo architettonico, facciate continue in vetro andranno a sostituire le chiusure perimetrali in muratura e gli infissi, così da recuperare l'unitarietà compositiva dell'edificio. Per migliorare la connettività tra i diversi livelli del terminal, lungo i lati corti dell’aerostazione verranno inseriti due nuovi vani scala rivestiti con materiale lapideo locale. Un richiamo alla tradizione locale della ceramica di Grottaglie verrà realizzato con l’inserimento di motivi decorativi di allestimento che rispecchieranno la cromaticità tipica di questa arte.
 
Sotto il profilo distributivo degli spazi e delle funzioni aeroportuali, è previsto un incremento delle attuali superfici del 20% al piano terra (dagli attuali 2.400 mq a 2.900 mq ) e del 45% al primo piano (dagli attuali 960 mq a 1.400 mq). Nello specifico, la superficie della zona Partenze si triplica rispetto agli attuali 260 mq. Mentre l’area Arrivi passerà da 265 a 480 mq. Verrà realizzato anche un nuovo impianto di smistamento bagagli (BHS), sia per la zona “Arrivi” che per quella “Partenze”, che consentirà un migliore livello qualitativo dl servizio.
 
Sono previsti, altresì, interventi di riconfigurazione della viabilità di accesso e del parcheggio auto per l’illuminazione diffusa delle quali si prevede l’utilizzo di torri faro con tecnologia a LED
 
L’intervento verrà realizzato con il finanziamento messo a disposizione della Regione Puglia e derivante dalle economie della Delibera CIPE n. 62/2011, per 5 milioni di euro. Con il finanziamento regionale di 2 milioni di euro a valere sulle risorse di cui alla DGR 444/2018 (royalties idrocarburi), verranno invece realizzati gli impianti speciali a servizio dell’aerostazione passeggeri, quali il BHS, il Metal Detector per il controllo passeggeri e gli apparati radiogeni. 
 
Quanto alle opere infrastrutturali, si è già conclusa la riqualificazione dell'hangar adiacente allo stabilimento della società Leonardo, per un importo pari a 5 milioni di euro. A settembre, invece partiranno i lavori del piazzale sosta aeromobili, consistenti nella riqualificazione di quello esistente e in un suo ampliamento. Si passerà infatti dagli attuali 17mila metri quadrati a 45mila, e saranno posizionati stalli per: due aeromobili B737/800 (classico aeromobile Ryanair, di apertura alare 36 metri); due aeromobili A320 (AlitaliaEurowingsWizzairEasyJetTurkish, di apertura alare 34 metri e un aeromobile B717 (Volotea di apertura alare 28 metri). I lavori, il cui ammontare è di circa 7 milioni di euro, riguardano anche il primo tronco della via di rullaggio, di sviluppo pari a 1500 metri, con funzione di collegamento tra il piazzale e la pista di volo. 
 
“Oggi presentiamo alla comunità pugliese e soprattutto a quella tarantina, un aeroporto più grande, più innovativo, ma al tempo stesso ricco di riferimenti alla tradizione della nostra terra e ancora più rispettoso dell’ambiente – ha dichiarato il Vice Presidente di Aeroporti di Puglia, Antonio VasileAeroporti di Puglia ha sempre dedicato grande impegno allo sviluppo complessivo della rete aeroportuale regionale, nella quale Taranto Grottaglie assume un ruolo strategico. L’interesse concreto riscontrato anche per il progetto di riqualificazione dell’aerostazione passeggeri, che rientra in un più ampio programma di opere sulle infrastrutture dello scalo, dimostra come, anche grazie al prezioso e costante supporto della Regione Puglia e dell'Enac, nessun traguardo possa essere precluso e si possano centrare obiettivi che consentano lo sviluppo di una struttura così importante per la nostra comunità e per il nostro Paese. Grazie a gli interventi che ci accingiamo a realizzare l’aeroporto di Taranto Grottaglie vedrà crescere ulteriormente il proprio potere attrattivo che viene da tutti riconosciuto e apprezzato, in Italia e all'estero”.
 
A cura di Alisè Vitri
Fonte e Foto: Ufficio Stampa Regione Puglia e Aeroporti di Puglia
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