Una vicenda appassionante e alla quale continuano ad aggiungersi altri particolari via via che nuove indagini archeologiche rivelano dettagli della città più antica. Non è un caso perciò che proprio la città alta offra al visitatore la possibilità di compiere una straordinaria escursione unendo alla bellezza dei monumenti di Bergamo e dei luoghi la scoperta del passato.
Cappella Colleoni e Basila Santa Maria Maggiore a Bergamo alta. Foto: Copyright © Sisterscom.com / Byvalet / Shutterstock
Una volta arrivato, all’uscita il visitatore è accolto da uno spazio scenografico che sembra formato da quinte teatrali. Si tratta del Mercato delle Scarpe di Bergamo, una piazza che in passato fu un importante nodo di traffico: vi giungevano le strade provenienti da est, ossia da Venezia (via Porta Dipinta) e da ovest, ossia da Milano (via San Giacomo). Per la presenza di queste vie di comunicazione si ritiene che la piazza sia stata la sede del primo mercato della Bergamo romana.
Porta San Giacomo Bergamo alta. Foto: Copyright © Sisterscom.com / Shutterstock
La via Gombito, che si apre proprio di fronte all’uscita dalla funicolare, è identificata per il Decumano, una delle due principali strade (l’altra è il Cardo) della città romana che attraversava tutto l’abitato con direzione est-ovest. Un asse urbano che si è mantenuto intatto fino ad oggi.
Dopo piazza Vecchia il percorso continua lungo la seconda parte del Decumano, che in questo tratto corrisponde con la via Colleoni. Qui, sotto la fontana di Sant’Agata, sull’angolo con l’omonima via, sono stati trovati i resti di un mosaico appartenente a una casa romana.
La passeggiata si conclude al grande complesso della Cittadella, che ospita in un settore il Museo Archeologico. Qui attraverso statue, lapidi, urne, are, oggetti esposti nelle vetrine è possibile approfondire la conoscenza della Bergamo più antica. Ci sono anche gli affreschi che decoravano le pareti di una abitazione d’epoca romana di cui con meticoloso lavoro di recupero e di restauro sono stati ricostruiti tre ambienti come erano in origine: sopra avevano innalzato una torre Medievale e la “domus” era stata dimenticata scomparendo nel sottosuolo. Quasi una piccola Pompei.
Testo di Pino Capellini
Avion Tourism Magazine
Aggiornamento a cura di Lisa Maria River
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Video: www.visitbergamo.net
Via Gombito, 13
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La sede, realizzata in due ex conventi, con 1500 metri quadrati di superfici espositive fu inaugurata nel 1991, su progetto di Vittorio Gregotti. La Galleria Gamec da spazio all’arte contemporanea con mostre permanenti e mostre temporanee, integrate da iniziative didattiche e attività culturali. Cuore del Museo è la Collezione Manzù composta da sculture, dipinti, disegni e incisioni del grande artista bergamasco.
www.gamec.it
www.fondazionebernareggi.it