L'Enogastronomia di Tbilisi

Un viaggio a Tbilisi, capitale della Georgia, offre l’opportunità di scoprire non solo le bellezze naturali, artistiche, culturali e storiche della città ma anche di sperimentare le sue più antiche tradizioni culinarie e di ospitalità. Ed è proprio degustando un genuino pasto servito con il vino nativo Georgiano che si rivive il suo antico patrimonio enogastronomico ricco di colori, gusto ed aromi speciali. Non a caso, la Georgia è rinomata anche per la sua deliziosa cucina e soprattutto per i suoi vini.

 

 

Grazie al clima caldo-umido del Mar Nero e il terreno fertile nutrito dalle acque pure delle montagne del Caucaso, la produzione del vino in Georgia è antica e risale a più di 8.000 anni fa con le prime tracce di viticoltura nel 2° e 3° Millennio a.C. trovate nell'antico insediamento neolitico-Shulaveri Gorà.

 

 

Al centro della vinificazione georgiana c'è il qvevri, un recipiente in terracotta a forma di uovo utilizzato per produrre, invecchiare e conservare il vino. Il Qvevri con il vino viene sigillato e sepolto nel terreno, fermentando per cinque o sei mesi prima di essere bevuto. Dal 2013, l’antico metodo tradizionale georgiano di vinificazione qvevri è iscritto nella lista UNESCO, rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell'Umanità e contribuisce, ancora oggi, a produrre vino di qualità da oltre 500 varietà di uva coltivata.

 

Nei dintorni della città di Tbilisi si trovano nove regioni dedicate alle coltivazioni di vitigni per la produzione dei vini locali come Kakheti (la principale regione produttrice di vino della Georgia che ospita il 65-70% di tutti i vigneti georgiani, dove assaporare i vini semi-dolci Kindzmarauli e Akhasheni), Kartli (regione che inizia dalla periferia di Tbilisi e si estende fino a Imereti, nota per la sua alta qualità di vini spumanti), Mtskheta-Mtianeti (regione con diverse aziende vinicole conosciuta per le montagne, i siti archeologici e la stazione sciistica di Gudauri), ideali per avventurarsi in un itinerario enogastronomico all’insegna di antiche tradizioni, degustazioni di vini e piatti tipici.  

 

 

La cucina tradizionale georgiana è sostanziosa ed offre una varietà di piatti abbinati sempre a varie erbe selvatiche, peperoncino, menta, basilico, aglio, coriandolo e spezie in grossa quantità. Un alimento base è la carne, come le costolette, ma anche piatti vegetariani con insalate, verdura e frutta coltivate in loco. I piatti tradizionali georgiani vengono preparati con carne di maiale, agnello, pollo o pesce a cui si aggiungono nocciole, noci, formaggi, sottaceti, melanzane, prugne, mais, melograni, fagioli e scalogno.

 

Da provare c’è il piatto nazionale georgiano da mangiare con le mani, il Khinkali, gnocchi bolliti, ripieni di carne, originari delle regioni montuose del Caucaso di Khevsureti, Mtiuleti, Tusheti e Pshavi. Un altro piatto nazionale è il Khachapuri, una sorta di pizza fatta di pane georgiano e formaggio.

 

 

Il formaggio è tipico in ogni regione della Georgia e viene preparato in differenti modi. L'Imeruli è un formaggio tradizionale, bianco, di latte vaccino che ha avuto origine in Imereti ed è uno dei preferiti per preparare il Khachapuri. Due formaggi georgiani molto noti sono il Tenili (varietà di formaggio a pasta filata della regione Samtskhe-Javakheti) e il Dambal-khacho (formaggio alla muffa della regione di Pshavi).

 

 

I vegetariani possono provare anche il Pkhali preparato con verdure tritate e condite con noci, aceto, cipolle, erbe aromatiche e spezie. Tra i piatti principali particolari c’è anche il Mtsvadi, un barbecue georgiano con carne alla griglia preparato su un vitigno a bacca-legna, con succo fresco di melograno spremuto sopra. Tra le diverse zuppe di carne, si può assaporare la Chikhirtma (brodo di carne bianca con uova sbattute in aceto aromatizzato con aglio, prezzemolo e finocchio).

 

 

I piatti si accompagnano anche con salse speciali come la Ajika (salsa piccante tipica georgiana ricca di erbe e spezie) e la Tkemali una sorta di ketchup georgiano, rossa o verde di prugne acide Tkemali. Si trova anche in bottiglie, ideale da portare a casa come prodotto tipico e ricordo di viaggio.

 

 

Chiudono le degustazioni i dolci tradizionali Churchkhela (noci infilate su un filo e messe in un mix di succo d’uva e farina, poi appese ad asciugare), Gozinaki (noci e nocciole caramellate con il miele, prelibatezza tipica per le feste di Natale e Capodanno) e Pelamushi (preparato con frutta, noci, estratto di succo d’uva, zucchero e farina).

 

 

I mercati di Tbilisi, come il Dezerter Bazaar, sono ideali per immergersi nell'atmosfera locale, offrendo spezie, frutta secca, formaggi, erbe aromatiche e altri prodotti tipici. Per decidere dove mangiare non c’è che l’imbarazzo della scelta. La città di Tbilisi è costellata di locali di tutti i tipi, dai ristoranti eleganti che oltre alla cucina tradizionale offrono menù internazionale, ai ristoranti tradizionali, enoteche e wine bar dove degustare tradizionali vini georgiani e birre autoctone accompagnati da spuntini gustosi.

 

 

Nei villaggi fuori città si trovano ristoranti più pittoreschi che propongono prodotti e piatti della tradizione, rendendo davvero piacevole l’esperienza eno-gastronomica. A Tbilisi l’esperienza culinaria soddisfa sempre ogni palato, raccontando la storia e la cultura della Georgia attraverso sapori unici ed autentici.

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