Testi di Luca Lembi
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Al crepuscolo, si può passeggiare in piazza Jemaa El Fna, il cuore pulsante di Marrakech. Un’atmosfera Medievale ed esotica garantita da narratori, giocolieri, presentatori di animali e, soprattutto, i mangiatori di fuoco che illuminano la notte marocchina di strisce infuocate al suono di musiche tradizionali. Un’esperienza unica, un viaggio nel tempo impossibile da condividere altrove.
I giardini di Majorelle presentano una collezione di piante provenienti dai quattro angoli del pianeta che crescono ai lati di eleganti vasche e della villa Art Déco. Le ceneri di Yves Saint Laurent sono disperse in questi luoghi. Partendo da questo luogo di grande fascino ci si può recare, con uno dei numerosi calesse della città, al palmeto per concedersi un’imperdibile passeggiata, oppure raggiungere la Ménara, uno dei luoghi simbolo di Marrakech. Questa elegante costruzione, riconoscibile dalle tegole verdi, è bagnata da un immenso bacino. È qui che gli abitanti di Marrakech vengono accompagnati dalla famiglia a cercare un po’ di refrigerio durante le giornate più calde dell’anno.
Nella medina e nei suq si trovano prodotti, stoffe e oggetti di artigianato, proprio al di sotto dei tipici bastioni risalenti al XII secolo. Lontani dal centro, si trovano le tombe saadiane e il giardino arabo-andaluso che offre un momento di relax prima di visitare le sale dei due mausolei con le sale decorate, che sono vicino al bel minareto della Moschea El-Mansour. Sempre qui vicino, si può ammirare il panorama dalla terrazza del Palazzo El-Badi che spicca sui tetti della città. Nell’angolo nord-est, si può vedere l’antico Minbar della Moschea Koutoubia, un pulpito ornato di sculture e di fini intarsi.
Il Museo di Marrakech è stato costruito da Mehdi Mnebhi alla fine del XIX secolo. Madame Benjelloun Naymah in memoria del marito e per salvaguardare il patrimonio nazionale della città, ha lottato per offrire ai visitatori uno spazio culturale dove poter mettere a disposizione l'arte nazionale e l'arte contemporanea dal XIV al XIX secolo.
A soli venti minuti da Marrakech, il Lago di Lalla Takerkoust offre sette chilometri di esplorazioni in pedalò, in barca o in scooter d’acqua. Non lontano da qui, una delle stazioni invernali più grandi di tutta l’Africa si trova a Oukaimeden, nell’Atlante. A sud di Oukaimeden, ci si può dedicare alle escursioni inerpicandosi sul Monte Toubkal (4.167 m). In pochi istanti, si passa dal caldo della valle all’aria pura delle cime.
Il palmeto di Marrakech è imperdibile. Per rigenerarsi si può percorrere in automobile una ventina di chilometri in questo ambiente lussureggiante. Oppure andare a rinfrescarsi, in calesse, ai bordi del grande bacino della Ménara.
A trenta chilometri da Marrakech, la Valle dell’Ourika si presta a varie escursioni. E' il granaio di tutta l'area, grazie alle sue numerose coltivazioni a terrazza. Qui si possono ammirare le cascate che caratterizzano il bel paesaggio incontaminato o le incisioni rupestri dello Yagour. Ma si può anche andare alla scoperta della valle dell’Asni, un piccolo villaggio dalla casbah rossa e porta aperta su sontuose gole. A Ouirgane, si trova inoltre un villaggio apprezzato dagli abitanti di Marrakech.