27 febbraio 2023

Intervista a Eugenio Sorrentino

Portavoce dell’aeroporto di Milano Bergamo e storico direttore responsabile di Avion Tourism Magazine
Ing. Sorrentino, da 24 anni Lei è il responsabile dell’ufficio stampa del 3° aeroporto italiano e specializzato nel settore scientifico ed aerospaziale. Ci offre una “fotografia” degli importanti cambiamenti intervenuti che hanno influito sul modo di volare e sulla gestione aeroportuale?
Ho avuto modo di vivere la lunga stagione dei cambiamenti e delle trasformazioni, che hanno riguardato in primo luogo le infrastrutture e i network aeroportuali. Il nucleo originario dell'aerostazione, insieme alla piccola sede degli uffici direzionali, si è evoluto seguendo una logica di adeguamento progressivo alle crescenti esigenze dettate dall'aumento di passeggeri. La spinta, per così dire, è noto a tutti sia arrivata dall'avvento del modello low cost, rappresentato da quello che nel tempo è diventato il principale vettore europeo. Ryanair ha contribuito a trasformare il mondo del trasporto aereo, avvicinando al volo milioni di persone, certamente invogliate dalle tariffe basse. Nel contempo, la filosofia del viaggio senza fronzoli si è allargata ai passeggeri business. Il fenomeno ha riguardato anche altri vettori oggi operativi sull'aeroporto che ha preso la denominazione Milano Bergamo. Il traffico passeggeri è cresciuto così senza soluzione di continuità, impattando sul tessuto sociale ed economico del territorio, che ha visto aumentare il numero dei turisti, ma anche favorito le relazioni culturali contribuendo, per esempio, a fare lievitare la percentuale degli studenti stranieri che frequentano l'Università di Bergamo, e permesso a tante persone di vivere e lavorare nei Paesi europei diventando pendolari dell'aria. Tutto questo mentre gli azionisti di SACBO hanno guardato sempre avanti traguardando obiettivi di consolidamento del traffico e miglioramento della vasta gamma dei servizi offerti agli utilizzatori dello scalo.
 
Eugenio Sorrentino e Michael O’Leary
Eugenio Sorrentino e Michael O’Leary durante i festeggiamenti dei 20 anni di voli di Ryanair da Milano Bergamo. Foto Copyright © Sacbo.
 
Oltre ai comunicati stampa ha curato le monografie dedicate all’aeroporto di Milano Bergamo ed è quindi un qualificato conoscitore dell’importante evoluzione che ha avuto lo scalo negli ultimi 20 anni. Ci racconta le tappe fondamentali e i cambiamenti intervenuti in aeroporto?
C'è una data che tutti ricordano, il 14 febbraio 2002, giorno dell'arrivo del primo volo operato da Ryanair proveniente da Francoforte, con tanto di matrimonio a bordo celebrato da un borgomastro. Sembrava un episodio di colore. In realtà stava iniziando la nuova stagione, non solo per l'aeroporto di Bergamo, che ha saputo cogliere il momento per avviare una collaborazione destinata a farne la più importante base operativa del sud Europa del vettore irlandese. La cui affermazione, va sottolineato, ha fatto emergere le potenzialità dello scalo dal punto di vista dell'accessibilità, configurandolo con la tipologia user friendly e allargandone progressivamente la catchment area.
Lo sviluppo infrastrutturale ha anticipato l'incremento annuo del numero di passeggeri, frutto di una visione chiara degli obiettivi, e questa credo sia stata la strategia vincente. In nessun altro modo una simile evoluzione sarebbe stata gestibile. Va ricordato che prima dello sviluppo del traffico passeggeri, la componente principale era rappresentata dal polo delle merci courier, i cui volumi sono stati sempre rilevanti e di enorme importanza per la logistica del territorio. Ora questa attività trova collocazione nell'area nord del sedime aeroportuale, separata dai flussi dei passeggeri. Area nord dove, nel frattempo, si è sviluppato il più importante centro di manutenzione aeronautica degli aeromobili Ryanair con ben cinque hangar. L'aeroporto, in tutte le sue componenti, ha gestito e superato il difficile capitolo della pandemia, predisponendosi alla ripresa del traffico. Non era facile, né scontato. Ricordo, tra le tappe fondamentali, l'apertura del primo nuovo blocco dell'aerostazione, alla vigilia del Natale 2008 con la piazzetta delle eccellenze enogastronomiche, che sarebbe stata intitolata all'ex presidente Ilario Testa, alla guida di SACBO dal 1993 al 2008; l'estensione dell'area voli Schengen con inaugurazione del primo, importante ampliamento dell'area commerciale nel 2014; il rifacimento della pista l'anno dopo con una pianificazione che permise di sospendere i voli in primavera per sole tre settimane; fino all'apertura della nuova area voli extra-Schengen nel luglio 2020, in occasione del 50ennale di costituzione di SACBO, e alle celebrazioni del primo volo di linea nel marzo 2022.
 
Eugenio Sorrentino, Giovanni Sanga, Giacomo Cattaneo
Eugenio Sorrentino, Giovanni Sanga, Giacomo Cattaneo e il tredicimilionesimo passeggero di Milano Bergamo. Foto Copyright © Sacbo.
 
Lei è stato l’ideatore ed il promotore del progetto “Avion”. Perché 20 anni fa si è manifestata l’esigenza di editare un mezzo di informazione turistico aeroportuale come servizio ai passeggeri?
Agli inizi degli anni Duemila persisteva il piacere della rivista di bordo che veniva offerta in cabina insieme ai quotidiani del giorno. Anche i più importanti aeroporti, come quello di Roma Fiumicino, aveva la sua pubblicazione in brossura. A fine estate 2002, proposi all'allora presidente Ilario Testa una rivista innovativa, che mettesse al centro l'aeroporto di Bergamo e il suo territorio con i suoi richiami e tradizioni, bilingue con testo inglese.
Studiai una denominazione che riconducesse al volo, richiamando l'idea del viaggio in aereo. Scelsi AVION e l'idea piacque all'istante. Per editarla si optò per una formula ibrida. SACBO finanziò in parte l'iniziativa, facendone la rivista ufficiale dell'aeroporto ma senza esserne l'editore. Ruolo che venne affidato a Ferrari Grafiche di Clusone. Io mi occupai dei contenuti avvalendomi di una rete di collaboratori molto validi, alcuni dei quali hanno fatto carriera nel mondo del giornalismo. Fin dai primi numeri, la rivista ha subìto una evoluzione progressiva che l'ha portata ad affermarsi nel panorama dei prodotti editoriali di settore, ricevendo apprezzamento dal mondo turistico locale e non di rado da quello delle destinazioni raggiunte dal network dei voli di linea da Bergamo.
 
Avion Tourism Magazine
Selezione di copertine storiche di Avion Tourism Magazine. Foto Copyright © Sisterscom.com
 
Ha diretto dal 2003 al 2013 la rivista Avion Tourism. Quali sono state le prime scelte editoriali e come sono evolute nel corso di 10 anni sotto la sua direzione?
Avevamo pensato a una rivista che accompagnasse il passeggero dall'arrivo nel nostro aeroporto all'arrivo a destinazione. E, inoltre, che potesse tenerla con sé, con il suo valore informativo. Le rubriche sono state studiate proprio allo scopo di risultare un gradevole strumento di lettura, un compagno di viaggio in grado di stuzzicare l'interesse per gli argomenti legati al territorio locale servito dall'aeroporto di Bergamo, invitare alla conoscenza delle mete raggiungibili ma anche di proporre spunti culturali. Inizialmente, era stata scelta la cadenza bimestrale, poi si ritenne opportuno trasformare Avion in appuntamento trimestrale per consentire di arricchire i contenuti e mantenerli in evidenza per un periodo più lungo. Nel primo decennio, il format ha conservato la sua struttura di base, rendendo sempre più spessa la componente di promozione turistica incoming e outgoing. Una naturale evoluzione che ha risposto alle esigenze comunicative dell'aeroporto, che cresceva di anno in anno in termini di traffico passeggeri insieme alla sua rete di collegamenti.
 
Eugenio Sorrentino
Eugenio Sorrentino sulla pista di Milano Bergamo. Foto Copyright © Sacbo.
 
Ha nuovi progetti editoriali in corso o che vorrebbe realizzare?
Tra il 2019 e il 2021 ho avuto la possibilità di pubblicare due libri. Il primo, dal titolo "Ilario Testa - Un manager con le ali" per la collana I Protagonisti della Fondazione per la Storia Economica e Sociale di Bergamo; il secondo, "Bergamo e il suo aeroporto", edito da Marcelliana, che ripercorre il mezzo secolo dalla costituzione di SACBO e disegna il futuro dell'aeroporto. Prima del termine del mio incarico all'ufficio stampa di SACBO, mi propongo di creare un archivio digitale degli eventi di cui ho dato conto attraverso comunicati e documentazioni fotografiche e filmate. Ho in cantiere una pubblicazione ispirata ai rapporti dell'uomo con la luna, dal punto di vista scientifico e culturale. Chi entra nel mio ufficio, nota un mix di aviazione e spazio.
 
Intervista a cura di Angela Trivigno
Avion Tourism Magazine
Foto: Copyright © Sacbo
 
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