Video: www.visitsicily.info
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Pantelleria è un'isola accogliente ed offre diverse possibilità di soggiorno in strutture dotate di ogni confort.
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Il Castello di Pantelleria sorge all'imboccatura del vecchio porto dell'Isola e fu costruito interamente in pietra lavica. È ipotizzabile che la fondazione del castello possa risalire ad epoca bizantina o araba, anche se la sua costruzione è attestata con certezza non prima del XIII secolo. Il Castello inizialmente costituiva un baluardo a protezione dei traffici marittimi dell'isola, successivamente fino al 1975 fu adibito a “carcere per gentiluomini” mentre gli attuali lavori di restauro sono mirati ad una destinazione museale.
Il tempio, situato nella parte nord dell’Isola di Pantelleria, è in stile Ionico ma la sua struttura architettonica presenta elementi Punici di una precedente costruzione. Esso è costituito da una cella a pianta rettangolare, dove un tempo vi era la statua della divinità. Dal confronto con altri santuari del tempo ubicati nel Mediterraneo, si suppone che il santuario fu dedicato alla dea punica Tanit e successivamente alla dea latina Venere.
Il Villaggio di Mursia del 1900-1700 a.C. è ubicato nella costa Nord-Occidentale dell'Isola. Il suo eccezionale stato di conservazione permette di comprendere com'era costituito il villaggio: affacciato sul mare, era delimitato da un possente muro di cinta con all'interno arcaiche abitazioni, simili a capanne. Adiacente al villaggio fortificato è ancora visibile la necropoli, la città dei morti, con più di cinquanta Sesi, tombe costruite in pietra a forma di cupola.
L'Acropoli di S. Marco, posta su di una collina, è stata abitata da due civiltà: Punica e Romana. In tutta la collina, numerose sono le cisterne scavate nella roccia: all'interno di esse sono stati trovati alcuni elementi architettonici e sono stati portati alla luce i tre famosi ritratti imperiali, che per la loro particolare bellezza, hanno già fatto il giro del mondo giungendo fino in Giappone. Essi raffigurano Giulio Cesare, Antonia Minore e Tito.
Sito a Punta Spadillo, nella sede di una vecchia caserma militare, fu aperto il 9 agosto 2010 ed è gestito dal dipartimento Azienda Forestale della Regione Sicilia. All’interno sono state allestite due sale nelle quali si trovano esposti esemplari di pietre risalenti al periodo eruttivo. Alle pareti sono appesi numerosi pannelli informativi sulla storia eruttiva antica e recente dell’isola e notizie sui vulcani.
Il Parco Naturale, situato nella Montagna Grande e il foltissimo bosco di pini e lecci al centro dell’isola, è una stupenda oasi naturalistica dalla cui vetta si può godere un panorama ineguagliabile. Nell’Isola di Pantelleria si possono distinguere 4 tipi di vegetazione: il bosco sempreverde, la foresta, la garica e la steppa mediterranea.
Il giro dell'Isola di Pantelleria in barca è la prima cosa da fare una volta sbarcati a Pantelleria. Il giro dell'Isola inizia dal porto principale di Pantelleria verso le maggiori località della costa. Emozionante lo spettacolo delle sue coste, le trasparenze e i riflessi delle onde sugli scogli neri dalle strane forme. Le distese verdi che dall'entroterra si protendono imponenti verso il mare, le spiaggette incantate, le numerose affascinanti e misteriose grotte marine, si aprono sulla scena di una natura incontaminata.
L'ambiente marino dell'Isola di Pantelleria è uno dei più intatti del bacino Mediterraneo. Gli splendidi fondali sono ricchissimi di pesce per questo è facile incontrare grossi trigoni, cetacei e delfini. Numerosissime sono le immersioni che si possono fare alla scoperta delle entusiasmanti bellezze offerte dai fondali di Pantelleria. A Punta Fram l'immersione è mediamente impegnativa sia per subacquei esperti che per i principianti. Taglio di Scauri offre invece un'immersione di livello medio impegnativo.
Le Favare sono emissioni di vapore acqueo che fuoriescono dai crepacci delle rocce vulcaniche e s’innalzano a formare spettacolari colonne di fumo. La principale è la Favara Grande che si trova in mezzo ad enormi massi, alle pendici della Montagna Grande, sul versante sud occidentale nella località denominata Fossa del Russo. Queste emissioni di vapore sono state utilizzate in passato per abbeverare il bestiame.