L'isola mitologica della dea Atena
Dodici sono le isole dell’arcipelago greco sparpagliate nell’Egeo sud-orientale, che dal greco appunto prende il nome di Dodecanneso; ma ve ne sono anche altre numerosissime piccole, ognuna con la propria fisionomia e la propria storia. Quello che le accomuna sono i litorali incantevoli, una grande varietà di paesaggi e monumenti di straordinaria importanza risalenti, oltre che al periodo dell’antica Grecia, al periodo Bizantino e Medievale.
Karpathos. Copyright © Sisterscom.com / Shutterstock
Se Karpathos non è tra le più frequentate e note isole dell’arcipelago, ha saputo proprio per questo conservare elementi della tradizione che la rendono affascinante. Qui tutto affonda in un antico passato e nella mitologia: all’isola aveva accennato Omero nell’Iliade, qui secondo il mito viveva Giapetos, il re dei Titani, figlio di Urano (Cielo) e Gaia (Terra) e qui sempre secondo il mito, la dea Atena sarebbe nata dalla testa di Zeus.
Karpathos è la seconda isola del Dodecanneso
Posta tra le più note Creta e Rodi, è molto ricca oltre che di miti, di ampie distese verdi: pinete, oliveti, vigneti, frutteti sono distesi quasi ovunque sul suo territorio circondato da un incontaminato mare turchese e dalle coste disseminate di grotte dove vive il raro esemplare di foca monaca mediterranea (monachus monachus).
Karpathos. Spiaggia Apella. Copyright © Sisterscom.com / Shutterstock
Capoluogo e porto dell’Isola di Karpathos è Pigadia, così chiamata per la presenza di numerosi pozzi (dal nome greco pigadia), che accoglie il turista all’entrata del porto con un’imponente rupe alta 23 metri (Vounòs) e con i resti dell’antica acropoli. Suggestiva la Grotta di Poseidone, una tomba monumentale ricavata nella roccia.
Molti sono i paesi e i villaggi che circondano la città, luoghi rimasti indietro nel tempo
Aperi ad esempio, a pochi chilometri da Pigadia, un tempo capoluogo e centro culturale dell’isola, costruito in modo che non si potesse vedere dal mare e non essere così assalito dai pirati, con una collina su cui si trovava l’Acropoli di Karpathòs antica da cui si gode una vista panoramica.
Othos, arroccato su un’altitudine di più di 500 metri, villaggio famoso per le sue sagre e feste tradizionali.
Lefkòs, con la sua straordinaria Acropoli.
Messochori, al centro dell’isola, con le case dai cortili pavimentati a ciottoli e ornate di rari tessuti e ricami locali fatti a mano.
Tuttavia molte persone si recano a Karpathos solo per visitare Olympos, uno dei più belli e interessanti villaggi di tutta la Grecia, costruito in pietra naturale come difesa perché non potesse essere avvistato dai pirati, pericolo costante nel passato: pressoché unica la scenografica disposizione delle case, ad anfiteatro per non fare ombra l’una all’altra, e da secoli gli abitanti non hanno cambiato stili di vita né i bellissimi costumi tradizionali, un vero museo etnologico vivente.
A Olympos ogni famiglia ha ancora, come ai tempi remoti, il suo mulino e la sua chiesa.
Il Villaggio di Menetès è famoso per aver dato i natali a molti suonatori e costruttori della tipica lira di Karpathòs, strumento amato fin dall’antica Grecia. Qui si trova la Chiesa della Dormizione della Madre di Dio, la più famosa dell’isola, e sono da ammirare anche le Chiesette bizantine di Haghios Mamas e di Haghios Antonios.
Karpathos. Chiesa di Kyra Panagia. Copyright © Sisterscom.com / Shutterstock
Il Villaggio di Makrys Yalòs attira invece i surfers per le sue spiagge e i venti favorevoli (non a caso in epoca omerica Karpathòs era conosciuta come Anemoessa (sferzata dai venti, tra i quali famoso il Meltemi, soprattutto nei mesi estivi).
Karpathòs: oasi naturale, rifugio della foca monaca
A Karpathòs un tempo era unita Saria, una piccola isola oggi disabitata, dove adesso trovano riparo un gran numero di uccelli rapaci, oltre alla foca monaca mediterranea.
Karpathos. Apella. Copyright © Sisterscom.com / Shutterstock
E dopo una gita sotto il cocente sole mediterraneo, non resta che sedersi a uno dei tanti tipici caffè per sorbire, magari assieme agli abitanti locali, una tazza di caffè greco o un bicchiere di retzina, il tipico vino bianco aromatizzato con resina o un ouzo, il liquore di anice diffuso in tutta la Grecia, servito con ghiaccio.
Testi di Anna Glik
Aggiornamento a cura di Alisè Vitri
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Dove dormire a Karpathos
Karpathos. Strada tradizionale del porto. Copyright © Sisterscom.com / Shutterstock
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PIGADIA
Pigadia è il capoluogo e il porto dell’isola di Karpathos. Il nome proviene dai numerosi pozzi (in greco pigadia) esistenti nella zona. Cittadina relativamente nuova, è situata nell’area dell’antico Porto Poseidio (o Potidaion), nella parte sud-orientale dell’isola. All'interno del Palazzo Eparcheio, costruito dagli Italiani, è possibile visitare un centro d’informazione sulla foca mediterranea e un museo all’aperto con reperti archeologici.
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APERI
Aperi è un piccolo paese di montagna con circa 470 abitanti e situato a un’altitudine di 320 metri sul livello del mare, che lo ha reso invisibile dal mare e quindi protetto dalle incursioni dei pirati. In passato fu il capoluogo e il centro culturale dell’isola; infatti il nome Aperi proviene dal turco “apergi“, che significa capoluogo. Si trova a 8 km a nord-ovest di Pigadia.
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OTO
Oto è un villaggio situato a un’altitudine di 510 metri sul livello del mare. Da non perdere la visita al Museo del Folclore dove è possibile ammirare l’architettura delle tradizionali case locali di Karpathos. Il villaggio è famoso per le feste della tradizione che meritano di essere viste: le sagre di Agios Panteleimonas, dal 26 al 28 luglio, e di Agios Georgios Methystìs il 3 novembre.
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OLIMPO
Molti turisti visitano Karpathos solo per recarsi a Olimpo, uno dei più belli e più interessanti borghi della Grecia. Olimpo fu fondato nel XV secolo in mezzo alla natura selvaggia e le sue case furono costruite ad anfiteatro in modo che l’una non venisse coperta dall’ombra dell’altra. Qui gli abitanti vivono nello stesso modo in cui hanno vissuto nel corso dei secoli: si vestono con costumi della tradizione, parlano in dialetto e ogni famiglia possiede il suo mulino e la sua chiesa. Tutto il villaggio è un museo etnologico vivente, uno spettacolo da non perdere. Si trova a 57,5 km a nord di Pigadia.
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LEFKO
Pittoresco villaggio costiero, Lefko è circondato da una pineta con una bella spiaggia molto frequentata. Si trova a 31 km a nord-ovest di Pigadia. In questo villaggio è possibile visitare l’Acropoli a Pelekito con i resti delle antiche mura e i mosaici ma anche la piccola Chiesa Agios Georgios del XIII secolo.
Un altro luogo da ammirare è Sokastro, un isolotto che un tempo fu una penisola e ospita ancora rovine bizantine e medievali. Si dice che lì avesse la sua base l’imperatore bizantino Niceforo Fokas.
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MESOCORIO
Mesocorio è un villaggio situato al centro dell’isola con strade lastricate e case tipiche di Karpathos con cortili pavimentati a ciottoli. Gli interni delle case sembrano dei piccoli musei con ornamenti di tessuti rari e ricami locali fatti a mano. Si trova a 34 km a nord-ovest di Pigadia.
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