Fiordo naturale, porta di accesso di numerose civiltà
Non è iperbolico definire il Porto naturale di Maò, capitale dell’Isola di Minorca, il più grande del Mar Mediterraneo, oltre che uno dei più sicuri. Con i suoi cinque chilometri di lunghezza, ha destato lo stupore dei naviganti fin dall’antichità ed è stato invidiato da tutti i capi anche regali delle flotte che hanno attraversato questo mare.
Mahon. Foto: Copyright © Sisterscom.com / Shutterstock
La città, in origine Maò, pare che prenda il nome dal suo fondatore, il generale cartaginese Magone, fratello del più celebre Annibale, una storia che risale a più di due millenni fa. Ma diversi popoli, anche più antichi, hanno abitato la città, lasciandola arricchita di varie culture.
Piazza Espana a Mahon
Cuore della città di Maò è la grande Piazza Espana, dove sono presenti molti importanti monumenti: la Chiesa di Santa Maria, in stile Gotico, la più grande dell’isola, con un organo storico all’interno dotato di ben 3006 canne e quattro tastiere, che dai primi dell’800 ha diffuso musica sacra; il Municipio, in stile Rinascimentale con un grande orologio, dono del primo Governatore inglese dell’isola, sulla bella facciata.
Piazza Espana. Foto: Copyright © Sisterscom.com / Shutterstock
Le Chiese a Mahon
La Chiesa del Carmen, è uno degli edifici più importanti di Maò, con all’interno un bel chiostro Barocco, mentre la Chiesa di Sant Francesc, antico convento francescano di Gesù, è oggi sede del Museo di Minorca, con una storia pressoché completa dei costumi della popolazione locale.
Chiesa del Carmen. Foto: Copyright © Sisterscom.com / Shutterstock
Negozi di artigianato locale, bar, caffetterie, ristoranti all’aperto sono presenti ovunque, ma soprattutto nella centrale via pedonale Carrer Nou, oltre che nella vasta area del Porto, a cui si può accedere dal centro città da diverse scalinate, anche se la più consigliabile è la Ses Voltes.
Il Parco Naturale Albufera des Grau
La costa orientale dell’isola ospita il Parco Naturale di S’Albufera des Grau, sede di varie specie di uccelli marini, una delizia per gli appassionati di ornitologia: da questo luogo transitano più di cento specie di uccelli avvistabili, alcuni autoctoni, altri in migrazione dall’Europa all’Africa: falchi di palude, aironi, cormorani e aquile pescatrici. Grazie a questi luoghi, e a uno sviluppo socio-economico sostenibile,
Cap de Favaritx. Foto: Copyright © Sisterscom.com / Shutterstock
Minorca ha conquistato nel 1993 l’ambito titolo di “Riserva della Biosfera“. Il percorso del parco si conclude col Cap de Favaritx, una punta rocciosa da cui ammirare splendidi tramonti: si dice che chi si trova in quel punto durante la luna piena, acquisterà forza, energia e fertilità. In mezzo a tanta varietà di flora e di fauna, si possono praticare agevolmente vari sport come trekking, cicloturismo, tour in kayak, itinerari a cavallo, oltre agli sport nautici.
Le spiagge a Mahon
Una delle cale preferite dagli abitanti di Maò è Sa Mesquida, con sabbia bianchissima e una rocca a forma di pane. Da non perdere la scenografica Fortezza de la Mola, ultimata nel 1875 sotto il regno dei Borbone, all’interno della quale si può ripercorrere la storia di battaglie e conquiste dei secoli passati.
Cala de Sa Mesquida. Foto: Copyright © Sisterscom.com / Shutterstock
I siti archeologici a Mahon
Nei dintorni di Maò si possono ammirare interessanti siti archeologici, come quello di Trepucò, dove si trovano i migliori esempi di arte preistorica dell’isola. Tracce di un passato remoto si riscontrano anche nei talayots, monumenti megalitici a forma di torre, e nelle navetas, costruzioni funebri simili a navi capovolte.
Talayots. Foto: Copyright © Sisterscom.com / Shutterstock
Passata in seguito dai romani agli arabi che ne fecero un importante porto mercantile, Maò conquistò tutto il suo splendore nel XVIII secolo sotto la dominazione del governo britannico, che la elevò al ruolo di capitale amministrativa dell’isola.
La cucina di Maò
Anche nella gastronomia s’insinua la storia: la maionese, la salsa più diffusa, qui rivisitata con l’aggiunta di aglio, pare che debba il suo nome al fondatore di Maò. Ma i piatti tipici dell’isola sono svariati e gustosi, come la zuppa di aragosta, le seppie al forno e uno speciale formaggio con Denominazione di Origine Mahòn da gustare da solo o accompagnato nelle tapas con la tipica soppressata. Ottimi i vini, anche se la produzione risente delle limitate coltivazioni di viti a causa del forte vento, ma da non perdere assolutamente un assaggio del profumato Malvasia, un vino dolce da gustare a fine pasto. E nei dintorni del porto è possibile visitare le numerose distillerie di gin maiorchino, che utilizzano ancora il tradizionale metodo inglese.
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Zuppa di aragosta
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Maionese
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Tapas con formaggio Mahon
Testi di Anna Fusai
Aggiornamento a cura di Alisè Vitri
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Dove dormire a Minorca
Minorca. Foto: Copyright © Sisterscom.com / Shutterstock
Minorca accoglie i visitatori della città in strutture dotate di ogni confort per offrire un piacevole soggiorno.
Per trovare l'hotel ideale e le migliori offerte si può fare una ricerca per stelle ma anche per località o luoghi d'interesse.
STELLE
Hotel per stelle, suddivisi per la tipologia dei servizi offerti:
LOCALITA'
Hotel nelle località dell'isola
DOVE ANDARE a minorca
Monumenti e Musei a Minorca
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ISOLA DEI RE
L'isola (Illa del Rei), conosciuta anche come “l'isola sanguinante“, si trova al centro del porto, tra Mahón e Es Castell. L'isola ha due siti architettonici molto interessanti: i resti di una Basilica paleocristiana dell'epoca e il vecchio ospedale militare. Costruito dagli inglesi, il vecchio ospedale militare occupa gran parte dell'isola e si trova sul suo punto più alto. Si tratta di un edificio a forma di U che si affaccia ad est. È stato abbandonato nel 1964, quando è stato costruito il nuovo ospedale militare nella città di Mahón.
L'orologio della città di Mahón fu costruito a Londra da Mr. Windonill e fu acquisito su ordine di Richard Kane nel 1731. Nel 1788 fu posizionato sul fronte del Palazzo del Municipio, situato tra le colonne con capitelli ionici e sormontato da una torre campanaria.
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MUSEO DI MINORCA
Il Museo di Minorca, ospitato nel vecchio monastero francescano di Gesù del XV secolo, descrive la storia dell'occupazione di Minorca. Le sale più interessanti sono quelle dedicate alla preistoria, alla storia antica e del XVIII secolo di Minorca. Una stanza del museo è dedicata al commercio e all’artigianato della tradizione di Minorca oltre a una vasta collezione di incisioni e dipintidel XVIII, IXX e XX secolo. Al secondo piano, tre camere riflettono il libero mercato del commercio che fiorì sotto la sovranità britannica e che portò alla città prosperità economica e sviluppo culturale, in particolare nel campo della pittura e della letteratura.
CHIESA DELLA CONCEPCION
La Chiesa della Concepción fu costruita nel 1749 dalla colonia greca che visse a Mahón durante la prima occupazione britannica. Divenne nota nella comunità locale come la “Chiesa dei Greci”. La caratteristica più notevole di questa chiesa è il suo interno, unico a Minorca. I greci e gli ebrei furono espulsi dall'isola e i loro beni furono confiscati, tra cui anche la chiesa. Nel corso degli anni, è diventata una palestra, un teatro, un garage e varie altre cose, ma è stata poi riaperta nel 1868 dal vescovo Mateo Jaume come chiesa cattolica romana dedicata alla Concezione.
MUSEO HERNANDEZ SANZ-HERNANDEZ MORA
La Collezione del Museo Hernández Sanz - Hernández Mora è ospitata al primo piano del Chiostro di El Carme in Mahón. Joan Hernández Mora, nato a Mahón nel 1902, fu un intellettuale di Minorca. Una delle sue ultime volontà fu quella di lasciare alla città di Mahón la sua collezione privata iniziata da suo padre Francisco Hernández Sanz storico, archivista e direttore della Revista de Menorca. Le collezioni ora sono ospitate nel museo a lui intitolato.
Escursioni a Minorca
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SANT ANTONI - FATTORIA ORO
Sant Antoni si trova nella parte settentrionale del Porto di Mahón conosciuto come "S'Altra Banda" (dall'altra parte). La leggenda narra che Lord Nelson e Lady Hamilton hanno vissuto la loro storia d'amore proprio qui nel 1800. Per questo motivo, il residence è anche conosciuto come La Fattoria d’Oro o Casa di Nelson. L'aspetto classico della facciata e le sue pareti rosse hanno reso la casa un elemento architettonico inconfondibile nella zona del porto ed è spesso indicata come un esempio emblematico dell'architettura coloniale di Minorca.
Foto: Copyright © Sisterscom.com / Shutterstock
CASTELLO SANT FELIP
Il Castello Sant Felip sorge sul lato sud dell'ingresso al porto di Mahón e fu costruito nella metà del XVI secolo, su progetto dell'ingegnere italiano Giovanni Battista Calvi. Per Minorca, il castello è più di una vecchia fortezza in quanto testimonia quasi due secoli e mezzo di storia turbolenta. I resti del castello sopravvivono ancora oggi e sono visibili in superficie, ma i luoghi più suggestivi si trovano sotto la costruzione, dove furono scavati dagli spagnoli e dagli inglesi, nel corso di varie occupazioni, diversi passaggi sotterranei.
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